giovedì 16 dicembre 2010

COMUNICATO


In data 15 Dicembre si sono incontrati presso l' Assolombarda a Milano l'Azienda Devoteam Ausystems, le OO.SS. Fiom Cgil di Roma e Uilm Uil di Milano, le RSU delle due sedi, per discutere della possibilità di istituire a partire dal 2011 un Premio di Risultato legato a parametri condivisi.

Nell'ambito della discussione sono stati affrontati anche gli altri temi posti all'ordine del giorno, in merito ai quali le parti hanno aperto una fase di riflessione che ha portato ad individuare due date nel mese di gennaio 2011 nelle quali entrare nel merito e trovare le soluzioni adeguate.

Le OO.SS e la RSU ritengono ci siano le condizioni per continuare il confronto e rimandano agli appuntamenti di gennaio la convocazione delle assemblee nelle singole sedi.

Cogliamo l'occasione per augurare a tutte le lavoratrici ed ai lavoratori di Devoteam un Buon 2011!

Gianni Seccia - Fiom Cgil
Serena Bontempelli - Uilm Uil
RSU Milano
RSU Roma

domenica 5 dicembre 2010

Se 8 Ore....

Un contributo al blog sperando possa essere utile per capire cosa stiamo andando a discutere.

L'ordine del giorno per l'incontro in Assolombarda del 15 dicembre  verte su due aspetti principali: le famose 8 ore di PAR aggiuntive per gli informatici e l'ipotesi di costruzione di un Premio di Risultato.

Penso sia opportuno iniziare con la richiesta di un breve aggiornamento della situazione di Devoteam, anche perchè gli incontri territoriali, pur esaurienti, necessariamente non danno una visibilità generale della situazione, ed è importante fare sistema (se c'è la volontà di tutti, ovviamente).

Gli ultimi due anni sono stati difficili per i lavoratori e le lavoratrici di Devoteam, ed è stato grazie al sacrificio di tutti se si è traguardata la crisi, una crisi che è lungi dall'essere risolta o finita per la maggior parte del mondo del lavoro e per l'economia italiana, anzi, ora stanno giungendo al pettine i nodi delle situazioni più gravi, dove abbiamo tentato di reggere fino ad ora ma che in realtà non avevano molte prospettive, e la ripresa, per coloro che ce l'hanno, appare fragile ed incerta.

Devoteam invece ce l'ha fatta, e ci piace pensare che si possa guardare al futuro con prudenza ma con ottimismo.
E' per questo che abbiamo iniziato a ragionare con il management sulla possibilità di fare un accordo che istituisca un Premio di Risultato legato ad obiettivi ed indicatori che siano coerenti con il tipo di lavoro dell'Azienda, che siano misurabili, raggiungibili e diano una risposta economica ai lavoratori.
Certo, non pensiamo di sostituire il sistema premiante aziendale con un premio di risultato collettivo: pensiamo inizialmente di affiancarlo, e di verificare se risponde o meno alle richieste dei lavoratori e a quelle dell'impresa.

Abbiamo fatto avere alcune indicazioni all'azienda, ma una vera e propria “piattaforma” (in sindacalese....) non c'è: quando ci saremo confrontati sulla fattibilità del progetto  e avremo costruito una ipotesi la porteremo nelle assemblee e la verificheremo con i lavoratori.

La questione delle 8 ore di PAR aggiuntive apparentemente è più semplice ed esigibile, già molte aziende dell'ICT si sono “messe in regola” (Oracle, Capgemini, ecc.) ed è un diritto contrattuale, non sarà quindi difficile ottenere da Devoteam di adeguarsi alla norma:

Art. 5 Permessi annui retribuiti...omissis ....“A titolo di transazione novativa, a soluzione del contenzioso derivante dal Ccnl 16 luglio 1979, l’accordo del 1° settembre 1983 ha riconosciuto un’ulteriore riduzione di orario pari ad un permesso retribuito annuo di 8 ore, per i lavoratori delle imprese appartenenti ai sottosettori indicati nella “Tabella allegata” alle “Modifiche apportate all’art. 5, Disciplina generale, Sezione terza, del CCNL 1° maggio 1976, dall’accordo 16 luglio 1979”, non più riportate nei successivi contratti collettivi di categoria.”...omissis ....

Più complesso – conoscendo Assolombarda – sarà il riconoscimento del pregresso, ma se lo spirito è quello di ri/costruire fiducia e ottimismo tra le persone dovremo trovare una risposta che dia soddisfazione ai lavoratori e alle lavoratrici.

Per ciò che ci riguarda l'atteggiamento con cui ci apprestiamo ad aprire questo tavolo è costruttivo, realista e positivo, come sempre la Uilm sarà al fianco della RSU e dei lavoratori per trovare insieme le migliori soluzioni possibili.

      Serena Bontempelli
Segretario Generale Uilm Milano


Sesto S. Giovanni, 1° dicembre 2010

domenica 31 ottobre 2010

Comunicato Sindacale.

Ieri, 28 ottobre, si e' tenuto un incontro tra RSU e Azienda, la quale ha illustrato il bilancio consolidato al 30/9.

Come per i trimestri scorsi, si e' delineato e confermato il trend di crescita, in particolare il mese di settembre ha ottenuto un buon risultato, che confrontandolo con i primi mesi dell'anno, e' senza dubbio un'iniezione di fiducia per il prossimo futuro.

Non entriamo nei dettagli, sia per ragioni di riservatezza di alcuni dati, ma anche perchè l'azienda ha intenzione di fare un comunicato a tutti i dipendenti.

Merito di questi risultati, e' senza dubbio dovuto alla riduzione sensibile degli off charge, di un aumento del numero degli occupati (siamo passati da 273 a 303), di un incremento del business con nuovi progetti.

I dati illustrati, ci fanno ben sperare, e qualora andassero confermati nell'ultimo quarter, si potrebbe parlare, dopo qualche anno, di premio di risultato.

Preso atto dei dati, la RSU ha intrapeso una discussione di ampio respiro sul prossimo futuro, in particolare avanzando alcune proposte per migliorare le condizioni salariali dei dipendendi.

In primis, la RSU, ha posto il problema dell'assorbimento degli aumenti contrattuali nazionali, e inoltre, ha chiesto di discutere anche di altre forme di ridistribuzione del reddito.

L'azienda, si e' mostrata contraria ad alcuni punti, ma si e' detta disponibile a valutarne e a discuterne con la RSU, per cui nelle prossime settimane, seguiranno altri confronti, atti a trovare possibili soluzioni.

RSU MILANO
Antonio Scanu
Michele Maceri
Paolo Raviola

UILM Milano
Serena Bontempelli

martedì 12 ottobre 2010

Chi vuol essere dirigente?!?

Sul Blog di Roma, a valle dell'incontro RSU Roma - Azienda, leggo fra le righe un po' di polemiche, discussioni giuste, ma anche tanti commenti al solito contro qualcuno.

Apro una parentesi, dicendo che il 26 prossimo la RSU di Milano incontrerà l'azienda per discutere della situazione economica, e perchè no, intavolare una discussione su eventuali forme di distribuzione di reddito.

Ho gia anticipato l'argomento all'A.D. mostrando un interesse o quantomeno una disponibilità a discuterne, noto che tra le righe del Blog di Roma, un qualcosina in merito sia stato discusso, per cui farebbe piacere in quanto in tempi non sospetti, in precedenti post avevo avanzato un po' di proposte.

Ritorno al titolo del Post, perche' quetsa domanda? Beh devo constatare una discussione tra i commenti, sia a Milano ma molto a Roma (sarà dovuto dalla maggiore dinamicità), riguardo a quanto guadagnano alcuni manager, sui loro benefit e sul fatto che a loro sacrifici non sono stati chiesti.

Mah devo dire che lo trovo alquanto demagogico, se non inutile, vi spiego il perche'.

Scusatemi, posso capire questa contrapposizione forte tra dirigenti e impiegati (operai) in una fabbrica, dove il conflitto di classe e' stato sempre molto forte, e grazie alle lotte sindacali e di tutti i movimenti, si e' giunto a maggiori tutele per i lavoratori.

Nella nostra realtà questo ipotetico conflitto di classe mi fa sorridere, siamo quasi tutti laureati, e sfido chiunque a smentirmi, ma chi tra noi non aspira ad essere un giorno dirigente o perchè no A.D., ovviamente portandosi dietro, quello che oggi noi stessi contestiamo, maggiori benefit e stipendi d'oro ( forse sono piu' d'argento).
Continuamo sui blog, a fare commenti di lotta, critichiamo gli stipendi dei manager, per poi nel piccolo sognamo un futuro simile, apprezzerei piu' critiche sull'operato di alcuni di loro, che a mio giudizio, qualcuno non meriterebbe quel posto o stipendio.

Cosa vorrei? Beh adesso che stiamo uscendo dalla crisi vorrei concentrare gli sforzi affinche' la situazione di noi impiegati migliori.
Abbiamo subito la crisi, e trovo giusto che si ricominci a parlare di aumenti, o quanto meno, come detto prima, trovare strade alternative che portino a un beneficio.

Sarebbe bello, e culturalmente giusto, fare la lotta agli stipendi dei manager, un po' di socialismo non guasterebbe, ma e' una lotta che non porta a risultati, purtroppo.

Nell'incontro del 26, spero di gettare le basi per nuove idee, per continuare un dialogo sempre costruttivo, come e' stato finora, trovando come sempre la disponibilità a discutere, pertanto come sempre invito voi tutti a scrivere eventuali idee in merito.

A presto
Antonio

mercoledì 22 settembre 2010

Disinformazione di Massa

Andrea, i tuoi dubbi sulle questioni da te sollevate sono leciti, Serena ha cercato di dare una spiegazione e maggiorni informazioni a riguardo.

Purtroppo come su tante cose, in Italia, manca una informazione equilibrata ma soprattuto che informi, invece crea solo disinformazione.

Ripeto, per tutti i colleghi, il CCNL non e' in discussione e tantomeno non e' stato stralciato.

I proclami della FIOM o tantomeno di confindustria sono solo a fini politici, ognuno dalla sua parte.

Fare sindacato oggi, e' difficile, un tempo ognuno conosceva le battaglie da perseguire e la direzione da prendere.

Il mondo del lavoro e' cambiato, nel bene e nel male, per cui bisogna cavalcare il cambiamento e portarlo nella direzione giusta, e questo prevede anche un cambiamento dei modi e delle strategie di un Sindacato moderno.

Pomigliano e' un esempio di questo cambiamento, nessuno vuole lodare l'accordo trovato, ma si contesta che sia stato fatto un accordo in deroga al CCNL, ma nessuno ha messo in evidenza che contratti in deroga se ne firmano in quantità anche dalla stessa FIOM.

Io sono di Napoli, ho amici che lavorano a Pomigliano, in Fiat o per l'indotto, e l'ultimo anno sono stati in Cassa, e non come l'abbiamo fatta noi con una buona integrazione.

E adesso che sono tornati a lavorare, grazie anche agli accordi firmati, sono ritornati ad essere uomini ed avere una dignità.

Pomigliano non ha stravlto nulla, ma per quella particolare situazione, si e' cercato di fare una lotta sindacale diversa e moderna, si e' cercato di mantenere il posto di lavoro, dando anche un futuro ai lavoratori, e in cambio si e' cercato di dare nuove regole, che garantissero alla proprietà di mantenere la produzione fissata, garantendo un ritorno degli investimenti.

Dare a Pomigliano la nuova panda, si e' dato un futuro a quei lavoratori, ricordiamoci che la panda e' la macchina piu' venduta del gruppo, io starei a preoccuparmi, e focalizzare l'attenzione su altri stabilimenti.

Non a caso, non capisco il silenzio e la disinformazione, invece, per Termini Imerese, dove la Fiat chiuderà lo stabilimento, per cui niente lavoro e niente futuro.

Purtroppo la FIOM fa politica, io preferisco fare sindacato, questa e' la UILM.

Comunque, spero di avere modo di affrontare gli argomenti discussi di persona, caso mai anche con il supporto di Serena che meglio di me conosce queste realtà.

Chiusa la parentesi, veniamo a noi, siamo a fine settembre, dall'ultimo incontro con l'azienda c'era stata presentata una situazione in miglioramento, che ha scongiurato nuove iniziative.

Presto chiederemo un nuovo incontro per analizzare gli ultimi mesi, sperando che i miglioramenti si siano consolidati che finalmente possiamo dire che siamo fuori dal tunnel.

A quel punto, per fortuna, finiremo di parlare di cigo, ma si incomincerà a parlare d'altro, e per altro intendo trovare proposte per migliorare la situazione dei dipendenti.

Mi piacerebbe parlare subito di salari, di mettere in moto gli ingranaggi degli aumenti, che in molti casi sono fermi a 4, 6 anni fa.

Purtroppo credo non siamo ancora in quella situazione, ma di certo possiamo affrontare nuove iniziative, che potrebbero andare da un premio di produzione collettivo, dal rivedere il valore del ticket, o delle trasferte, ed altro.

Sarebbe bello iniziare una seria discussione su l'eliminazione per tutti dell'assorbimento, e non per pochi, degli aumenti salariali previsti dai rinnovi del CCNL, questo si che e' scandaloso.

Comunque, sono consapevole che chiedere e ottenere adesso sia difficile, ma iniziamo a parlarne, e sviluppare, semmai, nuove proposte, che possano migliorare la qualità della vita, senza incidere molto sulle casse dell'azienda.

Per cui invito chiunque abbia delle idee da condividerle, e soprattutto invito i colleghi dell'amnistrazione e chi mastica di fiscalità, di trovare qualcosa, su un po' di finanza creativa.

Avere soldi in piu' in busta paga di certo e' un vantaggio, ma sapere che l'azienda possa contribuire in qualche modo alle spese sanitarie, anche per i figli, o alle spese sostenute dalle famiglie, non so mi viene in mente l'asilo nido, sarebbe molto piu' importante.

Ho buttato li' qualche proposta, ma davvero sarebbe bello che l'azienda in cui lavoriamo, possa iniziare a fare una politica sociale, come un tempo molte grandi aziende facevano.

Un saluto e un grazie a tutti.

Antonio.

lunedì 20 settembre 2010

Pomigliano e C. BIS

caro Andrea, caro Antonio, siete mosche bianche nel panorama dei lavoratori metalmeccanici-impiegati: amate discutere e confrontarvi, mi auguro e mi sembra con la mente aperta, eppure siete tra quelli a cui il CCNL del 2008 e quello del 2009 non hanno portato un soldo!
Quello del 2009 ha portato (per gli informatici) un impegno: tentare di far di loro un settore, diverso dal manifatturiero, non so se ci riusciremo ma ci voleva un primo passo!

Il CCNL del 2009 ha fatto un'altra cosa molto significativa, anzi due: ha delineato linee guida per tentare di costringere i "padroni" delle piccole aziende a fare la contrattazione di secondo livello, cioè redistribuire il reddito non come graziosa elargizione a natale ma come diritto, ed è evidente che la platea impattata da queste opportunità è enorme, dimenticata e fragile.
Il CCNL del 2009 ha istituito anche una cosiddetta "bilateralità" (purtroppo il vocabolo stesso fa venire i brufoli ai miei colleghi della fiom), si tratta di un fondo nato inizialmente come sostegno al reddito per lavoratori in difficoltà, e divenuto dopo ampio dibattito una sorta di fondo sanitario per rimborsare prestazioni tipo dentista oculista visite specialistiche ecc.
Lo riteniamo (la Uilm ed io) una cosa buona e utile soprattutto per i lavoratori con redditi bassi, perchè le aziende avranno un obbligo di contribuzione doppio rispetto al lavoratore e il ritorno in termini di prestazione sarà significativo.
Le normative per trasferte, ferie e malattia restano invariate e recepite dai CCNL passati fin dal 1972 (quindi anche il 2008), quindi è falsa l'affermazione che non c'è più il contratto, sarebbe come dire che non c'è più il CCNL del 1996 0 del 2000! Purtroppo negli ultimi dieci anni di contratti firmati da fiom ce n'è solo uno (ma i lavoratori metalmeccanici sono sopravvissuti lo stesso).

Vorrei commentare però una frase di Andrea "non firmato dal sindacato di maggioranza"...purtroppo la definizione non corrisponde al vero: nè fiom nè fim nè uilm, nè insieme nè divisi rappresentano la maggioranza dei metalmeccanici: i metalmeccanici sono distribuiti per il 70% in fabbriche di piccola dimensione (media 9 addetti!), niente diritti tipo L.300 statuto dei lavoratori, niente RSU nè diritti sindacali,nè assemblee nè voce...
Purtroppo questo dimostra che il referendum così come lo intendono alcuni è una  bufala: chi sarebbe chiamato a votare non rappresenta la maggior parte dei lavoratori!
Da qui la scelta di far votare gli iscritti, quelli che hanno pagato le spese per ottenere il CCNL.
E' legittimo che io risponda ai miei iscritti? esattamente come sto facendo con Andrea, con cui vorrei parlare a lungo perchè è importante tentare di motivare le ragioni di una scelta e confrontarsi non sugli slogans ma sui dati di fatto, (ed è un invito...pubblico, come e quando e se vorrai!)
nessuno ha trovato singolare il fatto che tutti i lavoratori abbiano accettato l'aumento contrattuale di gennaio? anche gli iscritti alla fiom?
il problema è molto più complesso, tutti sanno che non si parla di sindacati "puri" o di sindacati "venduti", qua si tratta di un diverso modello di relazioni industriali, la uilm ritiene che il conflitto non debba essere necessariamente l'unica arma in mano al lavoratore, non crede che tra capitale e lavoro non ci sia possibilità di mediazione.
noi pensiamo che la fabbrica (non il padrone ...) sia un bene condiviso tra datore di lavoro e operaio, e per questo vada difesa e salvaguardata, noi crediamo che se si perdono i posti di lavoro tutti siamo sconfitti, e vogliamo combattere perchè il lavoro resti e resti in italia.
Per questo è necessario cambiare, perchè se il sindacato non governa il cambiamento lo subirà e i prezzi saranno pagati dai più deboli.
io non credo alla lotta di classe, credo che i nostri lavoratori debbano guadagnare di più e lavorare meglio, prego tutti di credermi che la fiom (con noi) in alcune fabbriche ha concesso 21 turni: significa sabati domeniche e notti.
ma fiat è diverso, è politica, è conflitto di classe.
io credo nella possibilità di condividere regole certe, che vadano bene a Pomigliano (e vanno bene) ma possano aiutare anche la fabbrichetta del varesotto.
potremmo firmare altri accordi come Pomigliano?
no. Il titolo di quell'accordo è DI POMIGLIANO, significa che serve là, e basta.
Ma potremmo firmare qualcosa del genere per Termini Imerese se ci garantissero investimenti e sviluppo?
anche subito, se ci fosse la possibilità, ma purtroppo Termini verrà chiusa, la fiat non si fida e la responsabilità della perdita di quel lavoro, in quell'area geografica, ricadrà su chi ha fatto di Pomigliano una guerra santa.
Ascoltatevi "libera nos domine" di Guccini, la userei in questi giorni come inno nazionale.
avrei voglia di continuare, ma sono certa che il dibattito tra noi non è chiuso.
Serena

lunedì 13 settembre 2010

Pomigliano e C.

Una risposta doverosa, al commento del precedente POST fatto da Andrea Tirelli, dove si critica in qualche modo l'operato della UILM, sulla firma dell'accordo di Pomigliano e sulle posizioni prese a valle della decisione di Federmeccanica.

Ho chiesto a Serena l'aiuto a formulare al meglio il POST, che allego sotto, ma  prima mi permetto un mio commento.

Su Pomigliano si e' scritto e detto tanto, ma come al solito i media descrivono una faccia della realtà, ho avuto modo di approfondire l'argomento, ho letto l'accordo, e non ci ho trovato nulla di incostituzionale, o che leda la libertà degli operai.

In particolare, si e' puntato molto sul fatto che l'accordo neghi la libertà di scioperare, è FALSO. L'accordo vieta ai rappresentanti sindacali, qualora firmassero un accordo con l'azienda, di scioperare contro lo stesso accordo, ( mi sembra logico) ma non vieta i singoli dipendenti a farlo.

Inoltre riguardo le malattie, beh molti non conoscono le situazioni in alcune fabbriche, ma spesso capita che per qualche motivo (partite, scioperi, etc etc) una gran parte di lavoratori ne facessero uso ingiustamente.

Beh mi sembra giusto, che l'azienda possa tutelarsi, e richiedere un approfondimento sulle cause delle malattie e analizzare i singoli casi, ma tutto questo soltanto in presenza anomale di picchi di malattia.  Detto tra noi, se uno davvero prende malattia perche' e' malato, non credo debba temere nulla.

Detto cio' vi lascio al commento di Serena.

"Noi rispettiamo le scelte ideologiche dei lavoratori, se non ci si riconosce nelle indicazioni della propria organizzazione sindacale è meglio lasciarla.

E' giusto però concedere il diritto di replica, soprattutto su un argomento come quello dei contratti che è molto sensibile e presta il fianco a mistificazioni e strumentalizzazioni.

Partiamo da noi.

La Uilm (io credo responsabilmente) ha firmato l'ultimo CCNL dei metalmeccanici (ottobre 2009) all'interno di regole condivise, nel momento peggiore della peggior crisi economica mondiale che si ricordi a memoria d'uomo.

Questo è stato possibile senza scioperi, senza finte occupazioni di autostrade e tangenziali, senza una tantum.

Lo stesso hanno fatto tutte le altre categorie dell'industria: chimici, elettrici, alimentaristi, tessili, telecomunicazioni....

Grazie alle regole condivise!

Tutti gli altri l'hanno fatto unitariamente: le altre categorie della CGIL hanno (responsabilmente) dato i contratti ai propri lavoratori, insieme alle categorie della Uil e della Cisl.

Solo la fiom non ha voluto rinnovare il contratto.

Negli ultimi 10 anni la fiom peraltro ha firmato un solo contratto, che federmeccanica ha disdettato settimana scorsa per non dare alibi a nessuno.

La fiom non firma contratti nè accordi perchè si ritiene l'ultimo baluardo della sinistra militante, confondendo sindacato e politica, ritenendo che la pace sociale favorisca il governo Berlusconi.

La Uilm crede invece che un sindacato, in questo particolare momento storico, debba innanzi tutto preservare i posti di lavoro.

Attenzione, I POSTI DI LAVORO, se questo implica deroghe (contrattate) al CCNL (cosa che avviene normalmente nei chimici e anche nei metalmeccanici: il contratto di solidarietà è una deroga, per esempio) noi pensiamo che sottrarsi sia comodo,  ma è molto più coraggioso sedersi ad un tavolo e trattare.

A Pomigliano (per fortuna dei lavoratori di Pomigliano) la Uilm è il primo sindacato, e lo stesso alla Ilva di Taranto, solo per fare due esempi.

Se invece pensiamo che sia meglio la cassa integrazione piuttosto che la regolamentazione degli scioperi selvaggi o delle malattie-post-derby diciamocelo.

Ma, soprattutto, al collega che si dimette dalla Uilm chiediamo: ha letto l'accordo di Pomigliano?

Non è complicato, 18 articoli, senza distruggere la costituzione e senza rivoluzioni reazionarie, semplicemente c'è l'esigibilità del lavoro e degli accordi.

Forse la differenza è che il collega non conosce (oltre a questo) le condizioni delle fabbriche, delle molte fabbriche dove non c'è il sindacato e il padrone (che esiste ancora) fa e disfa le leggi!

E poi vorrei tranquillizzare lui e gli altri, non facciamoci spaventare dai proclami terroristici: i metalmeccanici in Italia hanno il contratto, firmato da Uilm e Fim, migliorativo del precedente, che tutela i lavoratori e le lavoratrici, in vigore e che produce effetti normativi ed economici, anche per i "piccoli"!

Difendiamoci, prima di tutto, dalle bugie e dall'ignoranza, manteniamo con orgoglio la nostra libertà di pensiero e di azione, essere di sinistra significa questo: non significa dire sempre no!"

Serena Bontempelli
RSU_MILANO

Da leggere:

comunicato della UIL: http://www.uilm-milano.it/files/2010908contrattofedermeccanica.pdf

Accordo di Pomigliano: http://www.corriere.it/economia/10_giugno_15/testo-accordo-pomigliano-fiat_76d59230-78ab-11df-9d05-00144f02aabe.shtml

mercoledì 14 luglio 2010

Fuori dal tunnel?

Piccoli segnali di luce, si intravede l'uscita dalla crisi??

L'azienda la volta scorsa ci ha mostrato i dati relativi ai primi 4 mesi, e non erano per niente confortanti.

4 mesi in ui si e' fatto il terzo giro di cassa, e i risultati non facevano sperare nulla di buono, anzi ero quasi sicuro che l'azienda richiedesse il 4° giro di cassa.

Sono passati 2 mesi da quell'incontro, informalmente ho avuto la possibilità di incontrare l'A.D., ufficialmente ci incontreremo il prossimo 20 luglio, e ho avuto modo di analizzare il primo e il secondo quarter.

Beh che dire, segnali positivi ci sono, il secondo Q ha avuto un buona performance, i numeri degli off charge sono azzerati a Roma e a Milano sono meno di una decina, molto probabilmente il lavoro fatto in questi mesi sta incominciando a portare risultati.

Ripeto non siamo fuori dal tunnel, per cui dobbiamo restare vigili, soprattutto adesso l'azienda deve fare delle scelte, bisogna individuare le strategie giuste e le persone su cui puntare.

L'ultimo passaggio e' per tutti coloro che fanno parte degli unbilled, BM ed altri che in un anno non hanno subito la cassa, molti hanno lavorato bene, e i risultati si vedono, il numero di Off charge si e' ridotto, ma alcuni di loro, a volte non per loro colpe, non hanno portato risultati.

Su questi colleghi, più volte abbiamo espresso pareri negativi, molti hanno criticato i BM, spesso rimanevano voci di corridoio, senza riscontri oggettivi.

L'azienda ha recepito il messaggio, dopo un anno si sta impegnando a perfezionare i meccanismi di controllo.

Nessuno ha la posizione consolidata, anche lo stesso A.D. in prima persona rischia, per cui se ottiene il meglio dalle sue persone, se ne giovano tutti.

In un commento al mio ultimo POST, c'e' scritto " E SE NON SA CHI SCEGLIERE GLIELO DICIAMO NOI CHI SONO I NULLI....." beh senza strumentalizzare il concetto,ma se qualcuno si sente di evidenziare comportamenti, e/o fatti che in qualche modo hanno fatto perdere occasioni di business, si faccia avanti, e per mantenere l'anonimato puo' mandarmi una mail o telefonarmi, e il sottoscritto puo' riferire.

Ci aggiorniamo presto, appena si ufficializzeranno i dati e le strategie aziendali.

Buon estate a tutti.

Antonio

sabato 19 giugno 2010

Pensieri Mondiali.

Tra una partita e un altra, con il sottofondo delle terribili vuvuzela, mi viene da pensare alla situazione aziendale, ripensando ai dati di bilancio e ai dati sul personale dell'ultimo biennio.

Un anno di presunta crisi, presunta perchè mi viene da pensare che la crisi sia stata quella delle politiche del management e soprattutto di molti BM.

Pensando a voce alta, mi viene da dire:

Gli ultimi 2 anni hanno visto una ristrutturazione interna, un cambio di sede, un cost saving fatto di piccole manovre, che hanno inciso più sul personale tecnico che sui Dirigenti e i vari Manager.

Un azienda che a fine 2008 contava 334 unità, compreso personale a progetto, ed a fine 2009 siamo 283, una perdita di 51 persone, la maggior parte contratti a progetto, il resto impiegati, in pratica personale tecnico allocato nella maggior parte che produceva redditto.

E il management? beh quello e' rimasto tale e quale, 9 dirigenti. Beh chi sta bene quando si muove?? mi viene da pensare.

Se 2 anni fa 334 persone sostenevano tutte le spese compreso il costo dei redditi dei Dirigenti, beh con 50 unità in meno.. la vita si fa dura! Ma mica per loro.

Un costo dei Dirigenti, e di molti Manager, che negli anni e' cresciuto, e in molti casi, di certo non per meriti, che oggi non e' più sostenibile.

Un anno di CIGO, un anno dove e' stato chiesto un sacrificio a noi dipendenti, un anno dove l'azienda e' intervenuta in alcuni casi anche con licenziamenti individuali, tutto per fare cassa, per tenere i conti in piedi.

Beh allora!?!? Speravo che il sacrificio fatto avesse avuto un risultato, e poi guardo i conti del 2010 e i mesi con maggior numero di giorni lavorativi, e con tutta la cassa, abbiamo un profitto risicato, NOCCIOLINE!!

C'e' da dire che in alcuni casi i BM sono stati bravi, il numero di OFF charge e' diminuito, forse ai minimi storici, ma con tutto questo non siamo SALVI.

La verità e' una, la base di lavoratori che producono redditto non ce la fa a sostenere tutte le spese, compreso gli stipendi a 3 cifre dei nostri dirigenti.

Allora che fare??? Beh l'ho detto e lo ripeto bisogna aumentare il numero di personale tecnico, e cercare di fatturare di più.

Ma questa e' una politica a medio e lungo periodo,e nel breve che facciamo??? Altra Cassa? Mah i numeri sono cosi bassi, che manco la cassa risolve il problema.

EH allora? beh qualcosa si può' fare, riduciamo le spese.

E' impensabile che i Dirigenti pensino a una riduzione del loro stipendio, almeno per un anno o due???

E' impensabile che i Dirigenti pensino di rinunciare a tutti i lori benefit, anche per un anno?? Penso che con i loro stipendi si possono permettere di pagarsi l'auto, il telefonino, ed altro???

Mah questa e' Utopia... torno alla realtà, svegliato dalle mitiche vuvuzela, e quindi ci toccherà anche stavolta a noi salvare l'azienda, oppure qualche poltrona!!!!????

Antonio

mercoledì 19 maggio 2010

Rapporto Biennale sul Personale

RAPPORTO BIENNALE SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE:

CHE COS'E'? A COSA SERVE?


Nei giorni scorsi l'Azienda ha consegnato alla RSU il Rapporto Biennale sulla Situazione del Personale.
Deriva dalla legge 125 del 1991, altresì detta Legge per le Pari Opportunità e le Azioni Positive.
Questa Legge, voluta fortemente dal sindacato e dai movimenti delle donne per cotrastare situazioni di discriminazione o di segregazione professionale in relazione al genere, all'art. 9 impone a tutte le aziende private con oltre 100 dipendenti (e a tutte le pubbliche) di redigere ogni anno una scheda che contenga tutta una serie di informazioni relative al biennio in tema di occupazione: dall'assunzione alla formazione, dalla distribuzione dei lavoratori per livelli alle retribuzioni, dai pensionamenti alla carriera, tutto disaggregato per genere.

Questi dati vanno obbligatoriamente inviati alla Consigliera di Parità (provinciale o regionale) e alle RSU.

Sono dati molto utili ed interessanti, ovvio che fino a due anni fa Devoteam non aveva RSU, quindi questi dati andavano sostanzialmente “persi”, perchè l'ufficio della consigliera di parità attiva controlli solamente in presenza di denunce o segnalazioni specifiche.

Sono invece informazioni che sicuramente rappresentano fotografie importanti ed interessanti delle Aziende.

Quest'anno per la prima volta la RSU ne ha avuto copia, che sarà oggetto di valutazione e di osservazioni anche in vista delle prospettive aziendali.

La RSU Milano
Serena Bontempelli - UILM

mercoledì 12 maggio 2010

Comunicato sindacale a tutti i lavoratori e le lavoratrici DEVOTEAM AUSYSTEMS sede di Trezzano sul Naviglio


Si è svolto in data 11 maggio il previsto incontro con la Direzione ed il Management di D.A. In relazione alla conclusione ed all'andamento del terzo “giro” di CIGO concluso il 30/04/2010.


Sostanzialmente la situazione della CIGO è andata migliorando nel corso degli ultimi mesi, ma il numero delle persone non allocate presso cliente, ad oggi, ammonta ancora a 7 unità tecniche, alle quali si aggiungono 4 persone di staff.

Alcune persone non allocate sono state comunque richiamate in azienda e destinate ad attività di prevendita o ad affiancamenti finalizzati alla riallocazione.

Durante la riunione l'AD e il responsabile finanziario hanno illustrato il bilancio del 2009, facendo rilevare come il risultato finale per gli azionisti, pur negativo, sia stato sicuramente contenuto grazie anche all'utilizzo della CIGO.

La RSU e il Sindacato hanno voluto ribadire come l'azienda abbia sostanzialmente retto alla gravissima crisi globale per merito del sacrificio dei lavoratori e della capacità dimostrata di “governare” il sistema in un periodo molto critico attraverso gli accordi sindacali.

Gli azionisti quindi hanno dato garanzia all'Italia che per i prossimi 6 mesi non vi sarà ricorso ad ammortizzatori sociali traumatici, ed inoltre hanno provveduto ad un aumento di capitale per rafforzare la liquidità della Società, metterla in condizione di non dover ricorrere al credito da parte delle banche e poter partecipare a bandi riferiti a finanziamenti pubblici.

Abbiamo rilevato come questo sia un segnale positivo, che però non ci tranquillizza rispetto agli scenari futuri: la situazione dei primi quattro mesi del 2010 non è, infatti, ottimale, anche se presenta un trend positivo rispetto all'anno passato.

L'Azienda, infatti, ci ha prospettato la volontà di far partire da subito un ulteriore periodo di CIGO, magari gestito in maniera più flessibile.

La RSU e il Sindacato hanno espresso la loro contrarietà ad un’operazione del genere, perché in presenza di un segnale di miglioramento dei conti è importante che si possa dare ai lavoratori un periodo di certezza rispetto al salario.

L'Azienda ha convenuto su questo punto, rimandando ad un monitoraggio continuo e congiunto la decisione rispetto alla gestione degli ammortizzatori.



In data 12 maggio si è svolta l'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici, a cui la RSU ha illustrato i contenuti della riunione e risposto alle domande.

Dobbiamo rilevare che permangono criticità sulla relazione tra molti BM e i lavoratori, che lamentano rapporti scarsi e scadenti con i propri responsabili: non è la prima volta che l'assemblea fa emergere questo problema che dovrà essere affrontato dal Management nell'ottica di un miglioramento della comunicazione.

Sono anche emerse perplessità sull'uso dell’e-learning, strumento che probabilmente necessita di una messa a punto metodologica e di un referente interno per la gestione dei corsi.

Permangono nei lavoratori, giusti e gravi preoccupazioni sulle prospettive dell'occupazione e dell'Azienda, per i quali si invitano le RSU a tenere strettamente monitorato l'andamento e costantemente informati i colleghi.



La RSU Milano
Serena Bontembelli UILM

sabato 8 maggio 2010

Convocazione Assemblea

Il giorno 12 maggio ore 9, si terrà l'assemblea sindacale nella sede di Trezzano Sul Naviglio.

Invitiamo tutti i colleghi a partecipare.

lunedì 3 maggio 2010

Comunicazione Personale

Come potete leggere dai commenti al Post precedente, ho generato un certo disappunto su quanto scritto da me, in particolare per aver etichettato come stupida una domanda.


Beh, per questo sicuramente chiedo scusa, ma di sicuro sono state parole dettate anche da un po' di delusione e da un certo attacco personale.


Personalmente, ho la coscienza pulita, non mi sento ne' colui che vuole farsi bello al cospetto dell'A.D, ne' colui che pensa di avere dei vantaggi; so di certo che in quello che ho fatto in questi mesi, l'ho fatto pensando al bene di tutti e quindi anche dell'azienda, visto che come dite, l'azienda siamo noi.


Dire, io ci metto la faccia, intendevo che eventuali critiche non me le aspetto su un BLOG in forma anonima, ma che qualcuno non contento o quantomeno critico sul mio operato, puo' chiamarmi o quanto meno scrivermi.


Capisco che l'anonimato sia giusto nei confronti del management ma non lo capisco nei miei confronti e della RSU.


Il mio operato, finora, credo sia giudicato sui fatti; pochi sanno il sangue amaro che ogni volta ho dovuto digerire firmando gli accordi della CIGO, soprattutto il primo. 


In ogni accordo ho sempre avuto un atteggiamento critico e non mi sono mai risparmiato nel dire alla controparte quello che pensavo, e ad ogni strappo, comunque corrispondeva un atteggiamento costruttivo per poter raggiungere il miglior accordo possibile, tenendo presente le esigenze di tutti. Io stesso ho subito la cassa e anche mia moglie, nonché collega, l'ha subita, e di certo il mio essere RSU non ha portato ad avere dei vantaggi, anzi i fatti dicono che in un colpo solo nella mia famiglia in 2 eravamo contemporaneamente in cassa.


Concludo sull'uso del BLOG, che di certo, cerco di portare avanti, cercando di informare il piu' possibile, e ripeto non tutto di quello che mi viene riferito dall'azienda posso riportare, il Blog e' giusto che sia un canale di informazione, ma mi sarebbe piaciuto che fosse visto come lo strumento per discutere, proporre e non solo criticare l'azienda.


Nell'assemblea prossima, avremo modo di parlare delle intenzioni della società, di discutere di tutto, e se qualcuno lo ritiene, visto che rappresento tutti i dipendenti, si puo' discutere del mio mandato.


Grazie a tutti.


Antonio

mercoledì 28 aprile 2010

E anche questo giro e' terminato...


Siamo arrivati alla fine di questo 3° giro di cassa, colgo l’occasione per riassumere un po’ i dati e la storia di questa tornata.

Quando fu chiesta l’apertura di un nuovo giro di cigo, il personale tecnico OFF Charge era di 15 unità, mentre dal 1 febbraio, data di inizio ad oggi, si e’ avuto un miglioramento, dovuto maggiormente ad inserimenti in nuove o vecchie commesse, e 1 un collega ha dato le dimissioni a inizio cassa.

La prima settimana i colleghi in cassa erano 18 di cui 3 personale non tecnico, ad oggi con il dato aggiornato alla 12 settimana i colleghi in cassa sono 10, di cui sempre 3 personale non tecnico.

Una prima analisi ci porta a pensare che la situazione sia in miglioramento, che avere 7 persone off charge per una società come la nostra e’ fisiologico, l’11 dopo la riunione tra RSU e Azienda, avremo un quadro più chiaro sulle intenzioni dell'azienda.

C’e’ da dire, che in questo periodo la comunicazione tra azienda e rsu non e’ mancata, piu’ volte io stesso ho avuto modo di parlare con Cardinale, il quale mi ha informato di opportunità che si stanno concretizzando.

Dal blog di Roma e in alcuni commenti sul nostro, si legge di un certo fermento, di preoccupazione, molte sono le domande e le richieste, il mio parere in merito e’ di cautela, l’azienda ha certamente migliorato la situazione degli OFF Charge, ma ancora molto c’e’ da fare, in particolare mi sento di chiedere fortemente una rivalutazione di quei profili che difficilmente possono essere allocati.

L'appuntamento e' all'assemblea sindacale che sarà fatta dopo l'11 maggio.

Grazie a tutti.

giovedì 22 aprile 2010

Commenti rifiutati.

Chiedo ai colleghi che ieri hanno postato alcuni commenti, di rifarli, in quanto accidentalmente sono stati rifiutati invece di essere pubblicati.

Questo per chiarezza in quanto non si pensi che venga fatta censura.

Grazie

giovedì 8 aprile 2010

Aggiornamento CIGO ed altro..

Ciao a tutti,
scusate il mancato aggiornamento, ma tra la mia ripresa lavorativa e le ferie non ho avuto modo di aggiornarvi.

Secondo l'ultimo dato emerso dal report sulla CIGO, aggiornato al 2 aprile u.s. le persone in Cassa sono 9, di cui 3 staff.

C'e' da segnalare una forte diminuzione durante quest'ultime settimane, questo fa ben sperare per il futuro, inoltre si segnala un nuovo collega entrato in cigo tra i 9 sopracitati.

Oltre al dato sulle persoen in cassa, voglio rispendere a qualche collega che parlava di sciopero o di un mancato atto di forza della RSU di milano rispetto a Roma.

Per quanto mi riguarda, al momento non vi sono dati per parlare di sciopero preventivo, la RSU in questo periodo non ha mai smesso di dialogare con l'azienda, in merito ai problemi emersi dal blog di roma, della chiusura collettiva, delle lettere obiettivi ed altro.

Il dialogo con l'azienda e' il modo piu' costruttivo per uscire da questa situazione, ad ogni modo, come piu' volte detto se ci fossero elementi per portare ad eventuali azioni di forza come lo sciopero, la stessa RSU convocherà un assemblea per discuterne, sperando nella presenza di tutti voi.

Ad ogni modo, ad aprile a fine cassa, la RSU convocherà un assemblea per discutere riguardo la situazione attuale e sulle proposte dei dipendenti per il futuro prossimo.

Grazie a tutti
Antonio

sabato 20 marzo 2010

Aggiornamento CIGO 3

Al 12 Marzo, le persone in Cassa sono 13, di cui 3 di staff.

Nella settimana dal 15 al 19, credo ci siano state delle allocazioni, per cui il numero dovrebbe scendere.

Vi terremo informati.

Grazie
Antonio

giovedì 11 marzo 2010

Chiusura Aziendale Estiva

Nei giorni scorsi, l'azienda e le RSU si sono incontrate per discutere della chiusura estiva.

L'intento dell'azienda era quello di poter chiudere tutto il mese di agosto, utilizzando in pieno la facoltà di decidere sulla parte di ferie + ROL (L'azienda può utilizzare per chiusure collettive non più di tre settimane all'anno di ferie e 7g in ROL), ma la sua proposta e' stata di farne 3 e la quarta soltanto con l'avallo delle RSU.

Per quanto riguarda la posizione espressa da noi, e' stata di un parere negativo nell'utilizzo delle 4 settimane, chiedendo, inoltre, all'azienda di modulare diversamente l'utilizzo delle 3 settimane di ferie.

In particolare, la RSU di Milano ha chiesto, di non negare ai dipendenti, la libertà di scegliere quando andare in ferie, fermo restando che condividiamo la opinione aziendale che le ferie vengano utilizzate, e non come gli anni passati dove spesso per questione di Business molti manager le negavano.

Una proposta della RSU e' stata quella di obbligare l'utilizzo di 3 o 4 settimane ma nell'arco di un periodo, che possa essere tutto l'anno, o nel periodo estivo, dando una maggior libertà di scelta.

L'azienda, ha espresso parere favorevole, ma chiedendo di non applicarla da quest'anno; per gli anni venturi si penserà di concordare una linea guida per l'utilizzo delle ferie.

Pertanto, anche, quest'anno l'azienda chiuderà 3 settimane ad agosto, e al piu' presto verrà comunicato il periodo.

Le RSU, hanno poi manifestato, le problematiche dovute alla Cassa, in quanto per coloro che vanno in CIGO non si maturano ferie e ROL.

L'azienda come ha espresso piu' volte, per coloro che non avessero ferie/ROL, concede la possibilità di andare in negativo per poi maturarle nel corso dell'anno.

Al momento, con un solo giro di cassa nel 2010, il periodo di chiusura e' cmq coperto anche per coloro che facessero tutta la Cassa.

Grazie a tutti.

La RSU_MILANO.

mercoledì 10 marzo 2010

Sei mesi in piu' di Cassa Integrazione Ordinaria

"Passa in commissione Lavoro alla Camera un progetto di legge bipartisan che allunga da 52 a 78 settimane la cassa integrazione ordinaria. La disposizione è limitata al biennio 2010-2011....
..L'iniziativa è frutto di un accordo con il Pd e la Lega (Udc e IdV ieri erano assenti in commissione) che ha consentito l'accorpamento in un testo unico di diverse proposte di legge già calendarizzate per l'Aula...
L'ipotesi di allungamento da un anno a un anno e mezzo della Cigo ha incassato l'immediato consenso di tutti i sindacati. «Questo provvedimento - ha osservato il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni - conferma che era giusta la nostra impostazione nel chiedere un allungamento della durata della cig». Positivo anche il giudizio della Uil, che però punta i riflettori sull'ammontare del l'indennità, che andrebbe aumentata: «La stragrande maggioranza - ha detto il segretario confederale Guglielmo Loy - prende meno dell'80% dello stipendio». Più cauta la Cisl che definisce «utile» la misura ma si preoccupa dei fondi necessari a renderla operativa: «Ci auguriamo - ha dettato alle agenzie il segretario confederale Giorgio Santini - che per questo provvedimento ci sia la necessaria copertura finanziaria»."
Dal ilsole24ore

La mia opinione?? Beh sarà un respiro in piu' per molti lavoratori, che propabilmente allungando la CIGO, non rischiano altro.. ma il segnale che passa da questo provvedimento, secondo me, e' tutt'altro che positivo.

A mio parere, vorrà dire che la crisi non e' affatto superata, come ci fa credere il Buon Silvio, per cui .. non ci resta che dire: "Addà passa a nuttata".

Antonio

lunedì 8 marzo 2010

5a Settimana di CIGO

I dati aggiornati al 5 marzo u.s. riguardo le persone di Milano in CIGO, sono di 13 unità, di cui 3 di personale staff.

C'e' da constatare la stabilità dei numeri, e lo scarso turn over, come fu rilevato anche nel secondo giro di cassa.

Inviatiamo, chiunque voglia, di inviare commenti e/o eventuali POST che possono servire per aprire eventuali discussioni.

Grazie

La RSU_MILANO

domenica 28 febbraio 2010

Comunicazione congiunta RSU Roma Milano.

In merito ai commenti scritti sul Blog della RSU di Roma sui trasferimenti attuati dall’azienda, le RSU di Roma e Milano hanno discusso con l’azienda in una call conference mercoledì scorso. Riportiamo la versione dei fatti che ci ha comunicato l’azienda:

L’azienda ha tenuto a precisare ed a ribadire che non vi è in atto alcuna operazione volta ai licenziamenti e che non c’è pertanto nessun budget stanziato per finanziare operazioni del genere. Riguardo ai due casi avvenuti alla fine dell’anno, l’azienda sostiene che ha attuato quei trasferimenti per ricoprire due reali opportunità createsi, e in base al contratto di lavoro firmato tra le parti ha ritenuto di avviare la procedura del trasferimento.
Per motivi personali, le persone individuate non hanno ritenuto di poter accettare la richiesta dell’azienda, per cui hanno chiesto di percorrere strade alternative, strade che dopo una trattativa tra le parti, (UILM e Assolombarda), hanno portato ad un accordo che prevede l’uscita delle persone dall’azienda.
Per motivi di privacy non è possibile diffondere i dettagli sugli accordi.

L’azienda ci ha poi preannunciato l’intenzione di voler procedere a chiusura aziendale durante le 4 settimane di agosto (dal 2 al 27) se vi è accordo con le rsu in merito, altrimenti 3 settimane...

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La RSU di Milano, non e’ stata coinvolta in uno dei due casi per espressa volontà del collega interessato, mentre nel secondo caso è stata informata dal diretto interessato dopo che questi ha ricevuto la notifica del trasferimento. Entrambe le RSU manifestano il loro disappunto per non essere state informate dall’azienda e chiedono ufficialmente che in futuro vengano informate preventivamente su ogni provvedimento aziendale di tale rilevanza nei confronti di singoli dipendenti.
Il timore diffusosi tra i colleghi, che temono siano ripresi i “finti trasferimenti” volti ad ottenere le dimissioni di personale per qualche ragione “scomodo” all’azienda, esige che da parte dell’azienda arrivino segnali inconfutabili capaci di neutralizzare le comprensibili ansie.

Stando ai fatti accaduti si può notare che:
La commessa per la quale era previsto l’inserimento della persona da trasferire di fatto non ha avuto seguito per l’indisponibilità della persona. Questa cosa sarebbe stata facilmente accertabile facendo un colloquio preventivo con la persona in oggetto. La RSU non si capacita del fatto che un semplice colloquio esplorativo col BM di riferimento non sia stato fatto: questo avrebbe evidenziato l’indisponibilità della persona al trasferimento e la possibilità di vagliare soluzioni alternative. Recapitare una lettera di trasferimento senza preventivo colloquio o, peggio, essendo forse consapevoli della indisponibilità della persona al trasferimento..., è un comportamento che facilmente contribuisce a generare tra i lavoratori l’ipotesi che sia finalizzato ad ottenere le dimissioni della persona.
Le RSU hanno manifestato il loro disappunto sui trasferimenti aventi secondi fini e chiedono all’azienda di essere informate preventivamente su eventuali casi futuri che, per il bene dell’azienda e dei suoi lavoratori ed affinchè l’attuale rapporto di dialogo non ceda il passo ad un clima diverso, sconveniente per tutti, si augurano sinceramente non si ripresentino più.
Inoltre e’ stata fatta notare la necessità di migliorare gli approcci con i colleghi coinvolti in queste vicende.
La valutazione condivisa da entrambe le rappresentanze sindacali sui due casi in questione, visti gli esiti è la seguente: nel secondo caso di trasferimento, come da ammissione dell’azienda stessa, la commessa è andata persa ed un collega competente (tant’è che il cliente, tra i vari cv presentati, non ha individuato un altro collega in grado di ricoprire il ruolo) è fuori dall’azienda. In definitiva l’agire dell’azienda non ha portato ad alcun beneficio. Pertanto a nostro avviso si è trattato o di un errore di gestione o della malcelata intenzione di mettere alla porta un collega. Ricordando le parole dell’ad in merito all’ambizioso piano di reggere nei confronti della crisi per poi uscirne rafforzati, ci domandiamo da dove l’azienda trarrà questa forza se trasferisce e ne ottiene dimissioni e se il clima di preoccupazione sta allontanando dall’azienda, con dimissioni spontanee, colleghi validi alla ricerca di porti più sicuri.
Onde evitare che si inneschi un meccanismo che ci conduca fino al punto di non ritorno chiediamo al management di riflettere approfonditamente sulla miglior politica aziendale da adottare in questo momento che a nostro avviso deve tradursi nel ricercare commesse per tutti i dipendenti ma anche ridare la serenità che episodi come quelli citati tendono a minare.

Mercoledì 3 marzo le RSU di Milano e Roma incontreranno nuovamente il management (da Roma in videoconferenza) per proseguire la discussione anche e soprattutto con le domande ed i suggerimenti che vorrete trasmetterci tramite blog/e-mail/telefono/vis à vis.

Le RSU Milano e ROMA

martedì 16 febbraio 2010

Qualche numero sulla CIGO e non solo....

Qualche dato inerente al 3° giro di CIGO per la sede di Milano:

- Inizio cassa il 1° Febbraio con 18 colleghi in Cassa, di cui 3 di "staff"
- Ad oggi risultano 14 colelghi in Cassa (3 di staff).

Per cui da inizio cassa ad oggi risulta migliorata la situazione, nel dettaglio ci sarebbe da indicare che alcune persone sono state riallocate, qualcuno e' stato richiamato temporaneamente per attività di Pre Sales, e c'e' stato un caso di dimissioni.

Chiaramente ci auguriamo che il trend positivo, migliori col passare dei giorni, presto vi invieremo nuovi dati.

Dopo questo breve riepilogo sui dati della Cigo, la RSU vuole informare i colleghi, in merito alla segnalazione di un video su Youtube e sulla intranet aziendale.

La RSU e' stata informata della presenza del video dai vertici dell'azienda, si prende atto che il video possa creare un disappunto tra i colleghi, in effetti e' stato anche la nostra prima impressione.

Pertanto L'A.D. Cardinale ha ritenuto inviare alla RSU una mail per chiarire e informarci dei fatti.

Di seguito la mail di Cardinale:

"Cari colleghi delle RSU buongiorno.
Ho ricevuto da qualcuno di voi e da altri colleghi espressioni di stupore e di disappunto sul video in oggetto.

Mi rendo conto che il contenuto del video, in quanto tale, possa aver urtato la sensibilità di qualche collega (magari in cigo). Di questo voglio esprimere il mio dispiacere e la mia comprensione per gli stessi colleghi e sento il dovere quindi di fornire qualche chiarimento, fiducioso che questo sia utile ad una lettura ben diversa dello spirito e del significato del video in oggetto.

Il 28 gennaio (giovedi) molti dei manager Devoteam dei vari paesi, compresi 15 manager di Devoteam auSystems Spa, si sono ritrovati a Parigi per una serie di meeting di lavoro su tematiche verticali, ad esempio come risultato di questi incontro sono derivate per noi una serie di richieste di posizioni in UK che alcuni di voi conoscono bene.

Il 29 gennaio (venerdì) vi è stata una riunione congiunta di circa 300 manager (IMM = International Manager Meeting) in cui il board del gruppo ed i co-CEO hanno presentato la strategia per il 2010-2011. Nell’ambito di questo meeting sono stati premiati 3 manager per l’attività svolta nel 2009, fra questi 3 vi è stata Germana Di Stefano; la ragione della premiazione di Germana è stata inerente al suo ruolo (responsabile ufficio acquisti di Devoteam auSystems Spa) in quanto nel 2009 Devoteam auSystems Spa è stata la società che è riuscita ad operare un saving maggiore sui costi OPEX, cioè su tutti i costi che non sono salari dei dipendenti tecnici.

Il 30 gennaio (sabato), quindi fuori dagli orari di lavoro e fuori quindi dalle voci di costo sia per il gruppo che per le singole società, la maggior parte dei 300 manager hanno volontariamente accettato di investire il proprio tempo (ricordo non retribuito) per creare un video che in realtà vuole essere una forma di spot. Infatti per una società internazionale come la nostra è cruciale riuscire a dare un significativo valore aggiunto ai nostri clienti attraverso la collaborazione internazionale e lo scambio di competenze ed esperienze. Il video infatti vuole proprio portare questo messaggio ed il fatto che sia stato inserito su youtube (e non semplicemente sul sito intranet) è dovuto proprio a questa natura di strumento di comunicazione esterno di marketing.

Quindi, pur comprendendo come detto, lo stupore da parte di qualche collega ritengo dobbiamo riconoscere che lo spirito ed il senso di questa iniziativa va nella direzione di aumentare la visibilità di Devoteam in un momento ancora di incertezza di mercato; non fare queste iniziative perché vi è la crisi sarebbe come dire che la FIAT non deve più fare pubblicità sui punti di forza delle sue auto perché vi è la crisi.

Spero quindi che questo chiarimento possa aiutare tutti a comprendere le buone intenzioni e lo scopo di questa iniziativa.

Vi autorizzo quindi a fornire le informazioni di cui sopra ad eventuali colleghi che dovessero chiedere a voi chiarimenti, eventualmente a trasmettere questa comunicazione a colleghi che voi ritenete abbiano avuto delle perplessità in merito nei modi e nelle forme che ritenete opportune compresa eventuale pubblicazione sui vostri blog.

Resto comunque a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

Cordiali saluti
Francesco Cardinale
Managing Director

Devoteam auSystems Spa - ITALY
"

mercoledì 27 gennaio 2010

Accordo CIGO 3

Nella giornata di ieri e' stato siglato l'accordo tra la RSU e l'azienda per il terzo giro di Cassa.

Di seguito, i termini riguardanti il calcolo dell'integrazione:

"Per il sopradescritto periodo di ricorso alla CIGO l’Azienda intende aggiungere al trattamento economico INPS, per chi percepirà il trattamento di integrazione CIGO, una somma così strutturata:
- per le prime 4 settimane (160 ore) di percezione del trattamento INPS (al netto delle ferie A.P.), un importo pari al 20% della differenza tra la retribuzione mensile lorda ordinaria (minimo, superminimo, scatti di anzianità, eventuale indennità di armonizzazione, EDR) e l’importo di euro 850,00
- per le successive 5 settimane (200 ore) di percezione trattamento INPS (al netto delle ferie A.P.), un importo pari al 30% della differenza tra la retribuzione lorda mensile ordinaria e l’importo di euro 850,00
- per le successive 4 settimane (160 ore) di percezione trattamento INPS (al netto delle ferie A.P.), un importo pari al 35% della differenza tra la retribuzione lorda mensile ordinaria e l’importo di euro 850,00
Alle somme di cui al punto precedente si aggiungerà un importo lordo pari ed Euro 13,00 per ogni giorno di CIGO effettuato nel mese.
In ogni caso le somme di cui sopra unitamente al trattamento economico INPS non potranno superare la retribuzione mensile ordinaria (minimo, superminimo, scatti di anzianità, eventuale indennità di armonizzazione, EDR).
Qualora un dipendente posto in cigo abbia una retribuzione annua lorda superiore a 40.000 euro, ai fini del calcolo dell’integrazione a carico dell’Azienda la sua retribuzione mensile lorda sarà considerata pari a 3.077 euro (vale a dire equivalente a quella di un dipendente con una retribuzione lorda annua di 40.000 euro)."


La RSu ringrazia i colleghi per la partecipazione e l'aiuto alla formulazione dell'accordo sopracitato.

Si informa, inoltre, che dopo l'assemblea, c'e' stato un incontro tra gli Off Charge e Cardinale, il quale ha presentato alcuni dati aziendali e del gruppo Devoteam, e soprattutto ha informato i colleghi presenti, delle iniziative intraprese dall'azienda per la ricerca di nuovi Business.

La RSU e i colleghi presenti hanno invitato l'A.D. Cardinale ha comunicare a tutti i dipendenti, e non solo ai presenti, il piano aziendale per il 2010.

Grazie

RSU_MILANO

mercoledì 20 gennaio 2010

Comunicato Sindacale

Si è svolta stamattina in Assolombarda la prima riunione con l’Azienda in relazione all’apertura dell’ulteriore procedura di Cassa Integrazione Ordinaria per la sede di Trezzano.
Come da mandato dell’assemblea dei lavoratori, la RSU e il sindacato hanno espresso preoccupazione per il perdurare della situazione critica di Devoteam auSystems, soprattutto rispetto al sacrificio economico ed esistenziale dei lavoratori che non vedono prospettive concrete di ripresa.
L’Azienda ha esordito riproponendo l’accordo del secondo giro e non ha preso in considerazione la proposta della RSU di tenere conto dello storico complessivo di CIGO dei lavoratori (abbiamo cioè chiesto che le integrazioni venissero calcolate conteggiando le settimane di cassa fatte da ciascuno sia nel primo che nel secondo periodo).
In alternativa, abbiamo proposto un diverso sistema di calcolo dell’integrazione salariale, che a parità di costo per l’Azienda, desse una risposta più forte a chi era economicamente più penalizzato dalla cassa.
Inoltre, abbiamo evidenziato la sofferenza dei lavoratori per la mancata maturazione degli istituti contrattuali, in particolare delle ferie.
Davanti a questo panorama di proposte l’Azienda ha ritenuto di non poter concedere ai lavoratori nulla che migliorasse le condizioni offerte inizialmente.
Neanche la prospettiva di un mancato accordo, con tutte le conseguenze negative anche dal punto di vista delle relazioni sindacali, ha convinto l’Azienda a ritornare su posizioni più flessibili e negoziali.
Noi confermiamo la disponibilità a discutere e trattare su un piano di pari dignità, per costruire insieme il miglior accordo possibile: è per questo motivo che discuteremo con i lavoratori in assemblea le iniziative da intraprendere per giungere ad un’ ipotesi di accordo anche nei prossimi giorni, ferma restando la richiesta che il management dia maggiore visibilità al riguardo delle prospettive e delle strategie aziendali.

Le RSU Devoteam auSystems di Trezzano sul Naviglio

20 gennaio 2010

giovedì 14 gennaio 2010

Incontro in Assolombarda per 3° ciclo CIGO

Ciao a tutti,

come sapete l'Azienda ha richiesto di effettuare un ulteriore periodo di CIGO per i soli lavoratori della sede di Milano.

Mercoledì 20 gennaio 2010 è stato convocato in Assolombarda il primo incontro tra RSU, UILM e Azienda.

Vi aggiorneremo al più presto.

Minuta Assemblea del 12/1/2010
Ciao a tutti,

oggi si è tenuta l’assemblea del lavoratori e delle lavoratrici Devoteam. All’ordine del giorno la richiesta dell’Azienda di effettuare un ulteriore periodo di CIGO solo per i lavoratori della sede di Milano, a fronte del fatto che il numero degli off-charge è, a parere aziendale, significativamente maggiore sulla sede di Trezzano.
Nel seguito quanto è emerso dall’incontro:
· All’assemblea risulta incomprensibile il comportamento dell’Azienda differenziato per le sedi di Milano e di Roma in considerazione del fatto che all’inizio dei cicli di CIGO, la situazione era più favorevole per Milano che per Roma e in quell’occasione l’azienda era stata considerata in modo complessivo;

· L’Assemblea chiede di riconsiderare la possibilità di attendere gli sviluppi del mercato prima di aprire una procedura su Milano, poiché si ritiene che una piccola percentuale di persone off-charge sia da considerarsi fisiologica per un’azienda di consulenza;

· L’Assemblea ritiene indispensabile che venga verificata l’esistenza delle condizioni per un eventuale accordo, che sia onorevole e difensivo della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici: in assenza di tali condizioni è preferibile non firmare nessun accordo!

· L’Assemblea ritiene essenziale che l’Azienda informi anche i dipendenti in merito al Piano Industriale, nell’ottica di condividere le strategie oltreché i sacrifici!

· L’Assemblea ritiene importante rivedere la strategia di formazione del personale in quanto ritenuta insoddisfacente e non in grado di fronteggiare le necessità di riconversione delle competenze presenti in azienda.

L’assemblea dà mandato alla RSU neo eletta e al Sindacato di richiedere un incontro nel quale affrontare tutte le tematiche sul tappeto, fermo restando che una eventuale firma dovrà essere sottoposta preventivamente alla approvazione dei lavoratori.

Benvenuti

Ciao a tutti,

Benvenuti in questo nuovo blog con il quale speriamo di aprire un canale di comunicazione tra noi e tutti i colleghi interessati.

Attraverso di esso cercheremo di informarvi - nel modo più tempestivo possibile - al riguardo degli eventi che accadranno in Devoteam Milano; da parte vostra potrete lasciare i vostri commenti con le vostre opinioni ed i vostri suggerimenti.

Siamo sicuri che questo mezzo permetterà a tutti una maggiore partecipazione a quanto sta accadendo nella nostra azienda e costituirà un valido strumento per rendere più efficace la nostra azione.

Nota: questo sarà un blog moderato e saranno pubblicati tutti gli interventi ad eccezione di quelli che contengono un linguaggio non appropriato, insulti, minacce oppure presentino violazioni della privacy delle persone.

RSU Milano