lunedì 3 maggio 2010

Comunicazione Personale

Come potete leggere dai commenti al Post precedente, ho generato un certo disappunto su quanto scritto da me, in particolare per aver etichettato come stupida una domanda.


Beh, per questo sicuramente chiedo scusa, ma di sicuro sono state parole dettate anche da un po' di delusione e da un certo attacco personale.


Personalmente, ho la coscienza pulita, non mi sento ne' colui che vuole farsi bello al cospetto dell'A.D, ne' colui che pensa di avere dei vantaggi; so di certo che in quello che ho fatto in questi mesi, l'ho fatto pensando al bene di tutti e quindi anche dell'azienda, visto che come dite, l'azienda siamo noi.


Dire, io ci metto la faccia, intendevo che eventuali critiche non me le aspetto su un BLOG in forma anonima, ma che qualcuno non contento o quantomeno critico sul mio operato, puo' chiamarmi o quanto meno scrivermi.


Capisco che l'anonimato sia giusto nei confronti del management ma non lo capisco nei miei confronti e della RSU.


Il mio operato, finora, credo sia giudicato sui fatti; pochi sanno il sangue amaro che ogni volta ho dovuto digerire firmando gli accordi della CIGO, soprattutto il primo. 


In ogni accordo ho sempre avuto un atteggiamento critico e non mi sono mai risparmiato nel dire alla controparte quello che pensavo, e ad ogni strappo, comunque corrispondeva un atteggiamento costruttivo per poter raggiungere il miglior accordo possibile, tenendo presente le esigenze di tutti. Io stesso ho subito la cassa e anche mia moglie, nonché collega, l'ha subita, e di certo il mio essere RSU non ha portato ad avere dei vantaggi, anzi i fatti dicono che in un colpo solo nella mia famiglia in 2 eravamo contemporaneamente in cassa.


Concludo sull'uso del BLOG, che di certo, cerco di portare avanti, cercando di informare il piu' possibile, e ripeto non tutto di quello che mi viene riferito dall'azienda posso riportare, il Blog e' giusto che sia un canale di informazione, ma mi sarebbe piaciuto che fosse visto come lo strumento per discutere, proporre e non solo criticare l'azienda.


Nell'assemblea prossima, avremo modo di parlare delle intenzioni della società, di discutere di tutto, e se qualcuno lo ritiene, visto che rappresento tutti i dipendenti, si puo' discutere del mio mandato.


Grazie a tutti.


Antonio

3 commenti:

  1. Ho letto con interesse tutti i messaggi, compresa la risposta di RSU nel nuovo post.

    Mi permetto di osservare che secondo me in questo post di risposta non è stata colta in pieno la questione fondamentale:
    io ringrazio l'RSU per il lavoro svolto, secondo me va riconosciuto soprattutto il fatto che le condizioni in cui questo lavoro si è svolto sono state di difficoltà e tensione, quindi alla fine i risultati ottenuti a livello di accordi di CIGO sono da ammirare.

    C'è un altro problema. La comunicazione con l'azienda è assente. Chi è presso un cliente ha la percezione di abbandono da parte dell'azienda, che oltre a pagare lo stipendio (almeno quello per fortuna fino adesso è arrivato) e inviare rare e insulse mail con dati o inconsistenti o inutili è praticamente un'azienda virtuale.

    In questa deriva non ci sono risposte sui temi importanti, sicuramente monetari, ma anche di formazione, rivalutazione profili, "carriera", eventualmente bonus.

    Ogni tanto mi chiedo se il mio capo (quando lo sento per le feste comandate) fa dei corsi per dare risposte elusive che alla fine non dicano niente.

    Sparita l'azienda la speranza è che qualche risposta possa giungere dalla rappresentanza sindacale.

    In questi mesi però io ho letto risposte molto diplomatiche, senza contenuti, di invito al dialogo, di fede in una comunicazione che comunque non si interrompe, di una situazione che tutto sommato siamo ancora vivi e questa è già una buona notizia.

    Se il sentimento di diversi post è quello che dopo mesi e mesi di pazienza questa situazione è diventata insostenibile, io credo che valutare prese di posizione più forti (al limite anche scioperi, perchè no?) e ottenere risposte concrete (come piace ai manager, una risposta concreta risponde alle domande CHE COSA, QUANTO, COME, CHI... e soprattutto QUANDO) sia anche il compito dell'RSU, che non ha il ruolo di mediatore, ma di rappresentante. E' diverso. Il mediatore cerca la conciliazione, il rappresentante sostiene la posizione di chi rappresenta.

    Aggiungo un'ultima piccola cosa tra parentesi... la percezione che si ha quando si sta in sede è diversa. Anche se le cose vanno male ci si ricorda che forse si è in un'azienda. Quando si è dal cliente e la situazione è quella che abbiamo visto tutti, il silenzio dell'azienda, l'assenza, l'abbandono diventano ancora più pesanti.

    Chiedo se possibile all'RSU che all'incontro col management si pretenda di avere riscontri su date e iniziative concrete.

    Con rispetto e stima, un saluto.

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  2. ogni tanto entro nel blog, e ultimamente ero contenta di vedere che c'era un'informazione equilibrata e malgrado la difficoltà dei tempi, serena.
    è vero che non ci sono state assemblee da un po' di tempo, non succede quasi mai durante la cassa, le persone non sono in azienda, è più facile far arrivare le info sull'andamento tramite blog o mail.
    rispetto alla cassa, è prevista negli accordi una informativa periodica alle RSU, in occasione della quale (approfittando di quella, direi) si cerca di capire cosa sta succedendo, come vanno le cose, qual è il clima.
    tutto informale, serve per arrivare il più possibile preparati alle scadenze successive.
    è per questo che sto vivendo con meraviglia la lettura dello scambio di post tra alcuni lavoratori e Antonio.
    mi meraviglia l'aggressività ed il rancore delle parole che forse hanno esondato anche rispetto alle reciproche volontà.
    Antonio non voleva dare dello stupido a nessuno, voleva dire (e forse l'ha detto male) che la domanda non aveva senso, solo l'11 avremo la risposta alle nostre domande! la RSU non ha informazioni segrete, può avere informazioni riservate, per esempio su opportunità di business, che se poi non si realizzano ovviamente è meglio non divulgare.
    voi non siete una manifatturiera, i meccanismi da voi sono diversi: in una fabbrica hai una visibilità che copre alcuni mesi rispetto alla produzione e ai carichi, il vostro lavoro è più intellettuale ma anche più aleatorio e legato a fattori non sempre concretamente misurabili!
    capisco la frustrazione di tre giri di cassa, non capisco, quando si chiede di proclamare uno sciopero, cosa si pensa di portare a casa: badate bene, io credo nello sciopero dei lavoratori come arma per fare pressione sul padrone, per far male e costringere a cambiare atteggiamento.
    parliamone in assemblea: se veramente i lavoratori credono che questo sia ciò di cui c'è bisogno lo faremo, dobbiamo esserne convinti tutti, non è uno slogan: lo sciopero si fa quando personalmente i lavoratori mettono in gioco il proprio salario per condizionare la presenza sul mercato di un'azienda, è questo l'obiettivo quando il lavoro è poco? quando c'è la cassa integrazione? siamo sicuri che è questo che vogliamo e che questo costringerà l'AD a fare o non fare determinate azioni?
    io ho un'opinione in merito, visto che seguo le aziende del settore ICT ho visto quando e come servono le iniziative di lotta e come devono essere preparate e strutturate.
    credo che la VOSTRA rsu, la rsu di milano, abbia fatto il miglior lavoro possibile, con determinazione e con una "professionalità sindacale" costruita attraverso confronti aspri e difficili che però hanno avuto qualche merito: dare risposte ai lavoratori di Devoteam, e credo risposte ritenute, almeno fino ad ora, soddisfacenti.
    quando va tutto bene non ci sono nemmeno gli "scazzi" e i nervosismi, quindi le reazioni anche brusche ci stanno tutte, quello che non ci sta è che questo resti in un blog come dibattito tra pochi, se ci sono buone idee su come andare avanti condividiamole, tenendo conto che nè il sindacato nè la RSU sono onnipotenti e se pensassero di esserlo farebbero un grosso danno ai lavoratori che rappresentano.
    personalmente coltivo il senso della relatività, mi permette di avere una prospettiva realista rispetto a quello che voglio e che posso fare, l'approccio ha "pagato", nessuno (nessuno) mi ha mai accusato di non essere stata leale, sincera e onesta con i lavoratori che rappresentavo, e in fin dei conti questa è la motivazione forte per cui continuo a fare un lavoro non sempre facile nè benvisto.
    ci vediamo in assemblea il 12, mi auguro in molti e con spirito più sereno possibile,
    Serena

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  3. Ciao a tutti,

    concordo con Serena sul fatto che i toni debbano essere pacati, ma capisco e condivido
    quello che ha scritto il collega riguardo all'assenza di comunicazione con l'azienda.
    Io non vorrei puntare troppo l'attenzione su fatti e comunicazioni personali riguardanti i componenti dell'RSU. Quello che interessa ai dipendenti di Devoteam credo sia la possibilità di sapere cosa combina (si spera di buono) il nostro management e quali nuove opportunità è veramente in grado di cogliere.
    Ciò che forse ha generato un po' di nervosismo credo sia stato il fatto di sapere che l'RSU è stata informata da Cardinale di opportunità che si stanno concretizzando ma che ai dipendenti non è dato sapere nemmeno a seguito di domande esplicite fatte all'RSU.
    Serena spiega (a mio avviso correttamente ed in modo sincero) che per l'RSU, è meglio non divulgare notizie su opportunità di business che possono non realizzarsi, facendo capire che non è per malafede se certe cose non vengono dette, ma per questioni di cautela.
    Questo mi sembra un buon modo per far capire e per informare che si ha una speranza che le cose migliorino, ma che ancora non c'è nulla di concreto e che quindi non ci possono essere comunicazioni ufficiali di cose che sono ancora campate in aria.
    Certo che capire in che direzione sta andando la nostra azienda tramite informazioni più dettagliate, condividendo con tutti i dipendenti alcuni scenari ed opportunità di cui si è accennato nel blog, aiuterebbe a placare gli animi, ma di questo dovrebbe esserne consapevole prima di tutto il nostro l'A.D.
    Suggerisco agli utilizzatori del blog di evitare di parlare di cose riservate (perchè ancora in fase di realizzazione) che non possono essere poi spiegate integralmente e che ai più risultano astratte o sconosciute, ma di concentrasi sulle cose (anche poche) concrete che ci sono ad oggi e che possono essere condivise, comprese e discusse da tutti.

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