Una risposta doverosa, al commento del precedente POST fatto da Andrea Tirelli, dove si critica in qualche modo l'operato della UILM, sulla firma dell'accordo di Pomigliano e sulle posizioni prese a valle della decisione di Federmeccanica.
Ho chiesto a Serena l'aiuto a formulare al meglio il POST, che allego sotto, ma prima mi permetto un mio commento.
Su Pomigliano si e' scritto e detto tanto, ma come al solito i media descrivono una faccia della realtà, ho avuto modo di approfondire l'argomento, ho letto l'accordo, e non ci ho trovato nulla di incostituzionale, o che leda la libertà degli operai.
In particolare, si e' puntato molto sul fatto che l'accordo neghi la libertà di scioperare, è FALSO. L'accordo vieta ai rappresentanti sindacali, qualora firmassero un accordo con l'azienda, di scioperare contro lo stesso accordo, ( mi sembra logico) ma non vieta i singoli dipendenti a farlo.
Inoltre riguardo le malattie, beh molti non conoscono le situazioni in alcune fabbriche, ma spesso capita che per qualche motivo (partite, scioperi, etc etc) una gran parte di lavoratori ne facessero uso ingiustamente.
Beh mi sembra giusto, che l'azienda possa tutelarsi, e richiedere un approfondimento sulle cause delle malattie e analizzare i singoli casi, ma tutto questo soltanto in presenza anomale di picchi di malattia. Detto tra noi, se uno davvero prende malattia perche' e' malato, non credo debba temere nulla.
Detto cio' vi lascio al commento di Serena.
"Noi rispettiamo le scelte ideologiche dei lavoratori, se non ci si riconosce nelle indicazioni della propria organizzazione sindacale è meglio lasciarla.
E' giusto però concedere il diritto di replica, soprattutto su un argomento come quello dei contratti che è molto sensibile e presta il fianco a mistificazioni e strumentalizzazioni.
Partiamo da noi.
La Uilm (io credo responsabilmente) ha firmato l'ultimo CCNL dei metalmeccanici (ottobre 2009) all'interno di regole condivise, nel momento peggiore della peggior crisi economica mondiale che si ricordi a memoria d'uomo.
Questo è stato possibile senza scioperi, senza finte occupazioni di autostrade e tangenziali, senza una tantum.
Lo stesso hanno fatto tutte le altre categorie dell'industria: chimici, elettrici, alimentaristi, tessili, telecomunicazioni....
Grazie alle regole condivise!
Tutti gli altri l'hanno fatto unitariamente: le altre categorie della CGIL hanno (responsabilmente) dato i contratti ai propri lavoratori, insieme alle categorie della Uil e della Cisl.
Solo la fiom non ha voluto rinnovare il contratto.
Negli ultimi 10 anni la fiom peraltro ha firmato un solo contratto, che federmeccanica ha disdettato settimana scorsa per non dare alibi a nessuno.
La fiom non firma contratti nè accordi perchè si ritiene l'ultimo baluardo della sinistra militante, confondendo sindacato e politica, ritenendo che la pace sociale favorisca il governo Berlusconi.
La Uilm crede invece che un sindacato, in questo particolare momento storico, debba innanzi tutto preservare i posti di lavoro.
Attenzione, I POSTI DI LAVORO, se questo implica deroghe (contrattate) al CCNL (cosa che avviene normalmente nei chimici e anche nei metalmeccanici: il contratto di solidarietà è una deroga, per esempio) noi pensiamo che sottrarsi sia comodo, ma è molto più coraggioso sedersi ad un tavolo e trattare.
A Pomigliano (per fortuna dei lavoratori di Pomigliano) la Uilm è il primo sindacato, e lo stesso alla Ilva di Taranto, solo per fare due esempi.
Se invece pensiamo che sia meglio la cassa integrazione piuttosto che la regolamentazione degli scioperi selvaggi o delle malattie-post-derby diciamocelo.
Ma, soprattutto, al collega che si dimette dalla Uilm chiediamo: ha letto l'accordo di Pomigliano?
Non è complicato, 18 articoli, senza distruggere la costituzione e senza rivoluzioni reazionarie, semplicemente c'è l'esigibilità del lavoro e degli accordi.
Forse la differenza è che il collega non conosce (oltre a questo) le condizioni delle fabbriche, delle molte fabbriche dove non c'è il sindacato e il padrone (che esiste ancora) fa e disfa le leggi!
E poi vorrei tranquillizzare lui e gli altri, non facciamoci spaventare dai proclami terroristici: i metalmeccanici in Italia hanno il contratto, firmato da Uilm e Fim, migliorativo del precedente, che tutela i lavoratori e le lavoratrici, in vigore e che produce effetti normativi ed economici, anche per i "piccoli"!
Difendiamoci, prima di tutto, dalle bugie e dall'ignoranza, manteniamo con orgoglio la nostra libertà di pensiero e di azione, essere di sinistra significa questo: non significa dire sempre no!"
Serena Bontempelli
RSU_MILANO
Da leggere:
comunicato della UIL: http://www.uilm-milano.it/files/2010908contrattofedermeccanica.pdf
Accordo di Pomigliano: http://www.corriere.it/economia/10_giugno_15/testo-accordo-pomigliano-fiat_76d59230-78ab-11df-9d05-00144f02aabe.shtml
lunedì 13 settembre 2010
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Grazie mille dei commenti e dei chiarimenti.
RispondiEliminaSe il contratto del 2009 (che il sindacato di maggioranza non ha votato e i lavoratori neppure) è migliore - come mi par di capire dite voi - di quello del 2008 (firmato da tutti i sindacati e votato dai lavoratori), non ci saranno problemi a sottoporlo al voto dei metalmeccanici e chiedere loro, cioè a noi,
se preferiamo il contratto separato del 2009 (cancellando il contratto collettivo nazionale) o se vogliamo tenerci il CCNL del 2008. O no?
Ciao, Andrea
PS Se è giusto vietare lo sciopero contro un accordo che si è firmato, com'è che Confindustria può disdire unilateralmente un contratto che ha sottoscritto (e farlo con la compiacenza di alcuni sindacati)?
Ciao Andrea,
RispondiEliminami spiace dei tuoi dubbi e sulla bontà delle decisioni che ha preso la UILM in merito al rinnovo del contratto del 2008 e sugli accordi di Pomigliano.
Quanto a sottomettere a votazione il contratto e l'accordo di Pomigliano e' stato fatto, e ricordo che per il Contratto di Pomigliano c'e' stata un ampia maggioranza che ha deciso di confermare l'accordo. Il problema della FIOM che invoca spesso la democrazia e il voto, ma quando invece capita che la maggioranza e' contro le sue idee fa finta di nulla.
Cmq questi sono discorso ampi, che mi piacerebbe discuterne nella prossima assemblea.
Ciao e buon weekend.
Antonio