Andrea, i tuoi dubbi sulle questioni da te sollevate sono leciti, Serena ha cercato di dare una spiegazione e maggiorni informazioni a riguardo.
Purtroppo come su tante cose, in Italia, manca una informazione equilibrata ma soprattuto che informi, invece crea solo disinformazione.
Ripeto, per tutti i colleghi, il CCNL non e' in discussione e tantomeno non e' stato stralciato.
I proclami della FIOM o tantomeno di confindustria sono solo a fini politici, ognuno dalla sua parte.
Fare sindacato oggi, e' difficile, un tempo ognuno conosceva le battaglie da perseguire e la direzione da prendere.
Il mondo del lavoro e' cambiato, nel bene e nel male, per cui bisogna cavalcare il cambiamento e portarlo nella direzione giusta, e questo prevede anche un cambiamento dei modi e delle strategie di un Sindacato moderno.
Pomigliano e' un esempio di questo cambiamento, nessuno vuole lodare l'accordo trovato, ma si contesta che sia stato fatto un accordo in deroga al CCNL, ma nessuno ha messo in evidenza che contratti in deroga se ne firmano in quantità anche dalla stessa FIOM.
Io sono di Napoli, ho amici che lavorano a Pomigliano, in Fiat o per l'indotto, e l'ultimo anno sono stati in Cassa, e non come l'abbiamo fatta noi con una buona integrazione.
E adesso che sono tornati a lavorare, grazie anche agli accordi firmati, sono ritornati ad essere uomini ed avere una dignità.
Pomigliano non ha stravlto nulla, ma per quella particolare situazione, si e' cercato di fare una lotta sindacale diversa e moderna, si e' cercato di mantenere il posto di lavoro, dando anche un futuro ai lavoratori, e in cambio si e' cercato di dare nuove regole, che garantissero alla proprietà di mantenere la produzione fissata, garantendo un ritorno degli investimenti.
Dare a Pomigliano la nuova panda, si e' dato un futuro a quei lavoratori, ricordiamoci che la panda e' la macchina piu' venduta del gruppo, io starei a preoccuparmi, e focalizzare l'attenzione su altri stabilimenti.
Non a caso, non capisco il silenzio e la disinformazione, invece, per Termini Imerese, dove la Fiat chiuderà lo stabilimento, per cui niente lavoro e niente futuro.
Purtroppo la FIOM fa politica, io preferisco fare sindacato, questa e' la UILM.
Comunque, spero di avere modo di affrontare gli argomenti discussi di persona, caso mai anche con il supporto di Serena che meglio di me conosce queste realtà.
Chiusa la parentesi, veniamo a noi, siamo a fine settembre, dall'ultimo incontro con l'azienda c'era stata presentata una situazione in miglioramento, che ha scongiurato nuove iniziative.
Presto chiederemo un nuovo incontro per analizzare gli ultimi mesi, sperando che i miglioramenti si siano consolidati che finalmente possiamo dire che siamo fuori dal tunnel.
A quel punto, per fortuna, finiremo di parlare di cigo, ma si incomincerà a parlare d'altro, e per altro intendo trovare proposte per migliorare la situazione dei dipendenti.
Mi piacerebbe parlare subito di salari, di mettere in moto gli ingranaggi degli aumenti, che in molti casi sono fermi a 4, 6 anni fa.
Purtroppo credo non siamo ancora in quella situazione, ma di certo possiamo affrontare nuove iniziative, che potrebbero andare da un premio di produzione collettivo, dal rivedere il valore del ticket, o delle trasferte, ed altro.
Sarebbe bello iniziare una seria discussione su l'eliminazione per tutti dell'assorbimento, e non per pochi, degli aumenti salariali previsti dai rinnovi del CCNL, questo si che e' scandaloso.
Comunque, sono consapevole che chiedere e ottenere adesso sia difficile, ma iniziamo a parlarne, e sviluppare, semmai, nuove proposte, che possano migliorare la qualità della vita, senza incidere molto sulle casse dell'azienda.
Per cui invito chiunque abbia delle idee da condividerle, e soprattutto invito i colleghi dell'amnistrazione e chi mastica di fiscalità, di trovare qualcosa, su un po' di finanza creativa.
Avere soldi in piu' in busta paga di certo e' un vantaggio, ma sapere che l'azienda possa contribuire in qualche modo alle spese sanitarie, anche per i figli, o alle spese sostenute dalle famiglie, non so mi viene in mente l'asilo nido, sarebbe molto piu' importante.
Ho buttato li' qualche proposta, ma davvero sarebbe bello che l'azienda in cui lavoriamo, possa iniziare a fare una politica sociale, come un tempo molte grandi aziende facevano.
Un saluto e un grazie a tutti.
Antonio.
mercoledì 22 settembre 2010
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Antonio, insisto (e per non essere pedante sarà per l'ultima volta). Non metto in dubbio la possibilità/necessità di fare deroghe e di farle in modo da migliorare il CCNL precedentemente sottoscritto.
RispondiEliminaDetto questo, vorrei solo capire:
1. perché non chiedere a TUTTI i lavoratori (NON SOLO a quelli di Pomigliano e NON SOLO agli iscritti ai sindacati) cosa ne pensano e quale contratto vogliono?
Se hanno votato a Pomigliano, possono votare in tutt'Italia, giusto?
Se è vero quel che dice Sabrina (e lo penso anch'io) e cioé che FIOM, FIM e UILM rappresentano solo in parte il mondo metalmeccanico, direi che è profondamente sbagliato che a decidere il contratto di TUTTI siano SOLO gli iscritti: che problema c'è a consultare TUTTI i lavoratori?
Il diritto di voto su tematiche che interessano tutti ma riservato ai soli iscritti a partiti/sindacati non fa venire in mente anche voi vergognose pratiche di regimi dittatoriali?
2. se si ritiene giusto che chi sottoscrive un contratto non possa scioperarci contro perché Confindustria, che ha disdetto un contratto da lei sottoscritto, l'ha fatto con il beneplacido di alcuni sindacati?
E per favore, basta con queste polemiche contro la FIOM: questa sì che a me pare politica!
Le beghe tra sindacati (ripetute INSISTENTEMENTE anche nelle lettere agli iscritti UILM) mi sembrano uno scontro più per fare proseliti che per il bene dei lavoratori (iscritti a FIOM, UILM, FIM o altro o non iscritti).
Ho capito che la UILM ritiene di aver fatto la cosa giusta. E magari è vero.
Lo stesso penserà di aver fatto la FIOM.
Vi chiedo la cortesia di rispondere alle mie due domande senza parlar male di qualcun altro (ché dei battibecchi tra sindacati m'importa davvero poco o nulla).
Vista la reazione, sicuramente esagerata, della RSU di Roma alla lettura di questi post, direi di chiudere la discussione per evitare che il radicalizzarsi su diverse posizioni porti alla rottura tra le due RSU. Se vogliamo ottenere qualcosa, le due RSU devono collaborare evitando inutili lotte politiche.
RispondiEliminaPenso che ora sia più importante iniziare a parlare di salari.
il tema del "referendum" è interessante e spinoso, ma non mi sottraggo, naturalmente.
RispondiEliminala differenza di opinioni sta nel concetto di democrazia: democrazia diretta o democrazia delegata?
la democrazia diretta è quella per la quale ogni decisione va posta alla valutazione referendaria di tutti i lavoratori coinvolti, la democrazia delegata (com'è quella parlamentare, visti i grandi numeri!) è la democrazia affidata alle decisioni di chi mi rappresenta, in quanto da me eletto e/o delegato. quindi, nel caso di accordi o contratti, se ragionevolmente si ritiene di poter avvicinare la maggior parte dei lavoratori coinvolti, ha un senso il referendum (vedi accordi aziendali, di cui Pomigliano è solo un esempio), se invece il referendum coinvolge (ma non raggiunge) tutti i lavoratori metalmeccanici, capite bene che di bufala si tratta, tant'è che nel 2008 di comune accordo abbiamo istituito l'assemblea dei 500 per validare il contratto, sarebbe singolare oltre che truffaldino dire che i CCNL sono approvati perchè votati nelle aziende dove c'è il sindacato!
e tutti gli altri lavoratori? non hanno o non avrebbero diritto a dire la loro? come giustifichiamo il deficit di democrazia che avviene quando si chiedono i "finti" referendum?
q questo punto "vale" la democrazia delegata: chi si assume la responsabilità di firmare un contratto che vale erga omnes ne raccoglierà i frutti (o i bulloni o i pomodori) nel corso del rinnovo della rappresentanza.
come dire, le RSU e le organizzazioni sindacali hanno mandati a tempo, e il loro rinnovo - specialmente le RSU - è legato al loro lavoro, alla bontà di risultati che non sempre sono immediati, o di sacrifici richiesti che in prospettiva possono salvaguardare posti di lavoro.
così sarà per Pomigliano, la Storia è gentildonna e le nostre intuizioni (sbeffeggiate o disprezzate) nel medio e lungo periodo sono diventate patrimonio di tutti.
vi ricordate cosa diceva la CGIL della concertazione? Servi dei padroni! ora è anche per loro una auspicabile prassi di lavoro.
spero non sia troppo tardi: i tavoli per la fiom sono aperti, ma non per sempre, e i lavoratori dubbiosi dovrebbero chiedere anche a loro perchè alla fine è sempre no.
Concordo sul fatto di non continuare con questo battibecco, non ho letto i post e i commenti del blog di Roma, ma reputo che discutere e' sempre sano, per cui lo continueremo in altre occasioni, ma d'altra parte concordo che per il bene aziendale e per i lavoratori avere le due RSU unite sia piu' giusto.
RispondiEliminaPertanto non metto in dubbio l'unità dalle due RSU che hanno sempre viaggiato parallelamente e cercando entrambe gli stessi obiettivi.
Grazie a tutti.
Antonio
prima i complimenti perché discutiamo di un argomento delicato, come lo è il nostro contratto, con rispetto reciproco e civiltà nei toni, poi l'invito a cambiare argomento.
RispondiEliminaSarebbe stato gentile, prima di chiudere in fretta e furia questo tema, rispondere a tutte e due le domande che vi avevo posto.
Una è stata bellamente ignorata (se è giusto che chi firma un contratto non può scioperargli contro, perché la confindustria può disdire un contratto che lei aveva sottoscritto e avere il nullaosta da parte di alcuni sindacati?).
L'altra ha ricevuto una risposta su cui mi piacerebbe approfondire (cara Serena, ma la democrazia delegata, ogni tanto, si sottomette alla democrazia diretta! E, aggiungo, la democrazia delegata vive di maggioranze e minoranze: magari il "nuovo" CCNL è davvero migliore del precedente come dici, ma è stato sottoscritto da una ristretta minoranza della rappresentanza sindacale. Ecco perché sarebbe stato meglio chiamare tutti a decidere, e non solo gli iscritti dei sindacati più piccoli).
Sarebbe bello che si riuscisse a scrivere di questo come di altri argomenti senza oltraggiare o denigrare nessuno: è necessario parlare male della FIOM per convincermi della bontà della UILM?
Non so se la reazione della FIOM sia o meno esagerata, certo che il tono con cui se n'è parlato non è stato molto lusinghiero...
Io sono un dipendente di Palermo e ci tengo a dire che apprezzo come sia la RSU di Roma che di Milano stanno lavorando nelle vicende di Devoteam. Per quando riguarda invece il sindacato nazionale e per esempio Pomigliano mi trovo molto più daccordo con quello che viene scritto in questo blog da Antonio e Serena che nel blog di Roma dalla RSU di Roma. Infatti a Termini Imerese la FIOM ha avuto come risultato la perdita dei posti di lavoro perchè la produzione è stata spostata all'estero, mentre a Pomigliano, anche se con qualche sacrificio in più sono stati salvati tanti posti di lavoro e sono state create belle prospettive per il futuro. Per me è meglio un sindacato che ottiene una vittoria parziale in una azienda che rimane in piedi e cresce che un sindacato che ottiene una vittoria ideologica piena (solo sulla carta) in una azienda che poi chiude o sposta la produzione altrove come purtroppo delle volte fa la FIOM.
RispondiEliminaAndrea,
RispondiEliminanon credo di sfuggire alle tue domande, ho voluto cambiare argomento perchè si stava innescando una polemica inutile con gli amici di Roma, con i quali abbiamo sempre collaborato e gli argomenti sindacali nazionali, non hanno mai interferito con gli impegni legati alla nostra azienda.
In merito alla domanda sullo sciopero, devo dirti che non l'ho capita, io non ho mai detto che non si possa scioperare contro degli accordi, ma l'accordo di Pomigliano prevede che le rappresentanze sindacali, qualora firmassero accordi con l'azienda, per una questione di coerenza non possano scioperare contro gli stessi accordi. Ma il vincolo e' legato solo alle rappresentanze, non agli iscritti o agli stessi lavoratori.
Con questo, caro Andrea, per qualsiasi cosa possiamo vederci e alla prima occasione continuare a discuterne.
Per ora invito tutti a esprimerci su nuove idee da portare avanti, con l'obiettivo di migliorare le condizioni dei lavoratori e nella crescita dell'azienda.
Antonio
Antonio, la domanda che non hai capito era: se pensi sia giusto (per coerenza) che non possa scioperare contro un contratto, chi il contratto l'ha precedentemente firmato (quindi, le rappresentanze sindacali), perché ti pare giusto (o coerente) che la confindustria possa disdire un contratto che aveva precedentemente sottoscritto?
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