venerdì 21 settembre 2012

Assemblea Mercoledì 26 Settembre

Cari Colleghi

è avvenuto ieri nella sede di Assolombarda l'incontro tra L'Azienda, la Segretaria UILM Serena Bontempelli e la RSU Milano, riguardante la richiesta di un nuovo ciclo di CIGO avanzata dall'Azienda.

Le parti hanno discusso e hanno definito un accordo integrativo, che come prassi è stato firmato dall' Azienda e dalla Segretaria UILM.

La RSU firmerà l'accordo solo dopo la discussione e il conseguente voto, da effettuare nell'Assemblea sindacale che si terrà nella sede di Trezzano, mercoledi' 26 settembre alle ore 17.

Per la parte economica, con l'obiettivo di tutelare i colleghi che hanno già effettuato un periodo di cassa, è stato concordato di utilizzare una formula già utilizzata in un precedente accordo che prevede maggiorazioni dipendenti anche dal periodo di cassa appena concluso.


Cordiali Saluti
RSU Milano

25 commenti:

  1. Buongiorno, mi interesserebbe sapere se la bozza di accordo integrativo sia modificabile in assemblea o meno. Per intenderci, abbiamo solo l'alternativa FIRMARE/NON FIRMARE o si può ridiscutere il presente accordo che risulta peggiorativo in termini economici rispetto al precedente? Se ciò fosse fossibile, si hanno i tempi tecnici per farlo dato che l'assemblea è fissata per mercoledì e la CIGO parte il lunedì successivo? Grazie!

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  2. Non credo si possa dire che il nuovo accordo sia peggiore del precedente, semplicemente sono diversi.
    La rsu ha chiesto all'azienda di modificare la parte economica dell'accordo per aiutare i colleghi che hanno già fatto cassa, quindi è possibile che qualcuno ci perda e qualcuno ci guadagni nel cambio di accordo.
    In ogni caso, se l'approccio scelto dalla rsu non dovesse essere approvato in assemblea, l'azienda si è resa disponibile a riutilizzare la formula economica dell'accordo precedente.

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  3. ho qualche domanda (e non so se posso farla in assemblea perché l'orario in cui è stata indetta non è comodo, almeno per me):

    1.Quanti sono coloro per i quali questo accordo risulterebbe MIGLIORE del precedente? E, nel dettaglio, di quanto sarebbe "migliore"?

    Quanti sono coloro per i quali questo accordo risulterebbe PEGGIORE del precedente?
    E, nel dettaglio, di quanto sarebbe "peggiore"?

    Se il rapporto è di uno o due a dieci, sarebbe bene tenerci l'accordo passato e chiedere all'azienda un piccolo sforzo in più per riconoscere un compenso aggiuntivo a quelle poche persone che hanno fatto 10 e più settimane di cassa.

    2. C'è chi (grazie alla cassa e alla chiusura estiva di 3 settimane) ha esaurito quasi tutte le ferie o addirittura è in negativo.
    C'è chi si vedrà dimezzata, o quasi, la tredicesima.
    C'è chi, ai fini pensionistici, perderà fino a sei mesi di lavoro (perché, ancora una volta, non sono previsti contributi inps).
    Quante e quali proposte ha avanzato l'rsu per venire incontro a queste persone?

    3. Noi abbiamo fatto una proposta che l'rsu (non l'azienda) ha bocciato.
    Non basta dire sempre e solo "NO".
    Bisogna anche essere propositivi, avere e proporre idee alternative.

    La nostra proposta si basava sull'idea che una crisi aziendale debba ricadere sulle spalle di TUTTI i lavoratori dell'azienda in modo proporzionato alle loro responsabilità. E, nel contempo, consentiva, con un piccolo contributo da parte di tutti, di avere delle professionalità al servizio dell'azienda, disponibili ad affiancamenti e training e non con le mani in mano per settimane e settimane.
    Se questa proposta non va bene, quale altra proposta alternativa l'rsu è in grado di presentare che sia equa (per i lavoratori) ed efficiente (per l'azienda)?

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  4. In generale la nuova formula è svantaggiosa per i colleghi che hanno una ral alta e non hanno fatto cassa nel ciclo precedente. E' vantaggiosa sopratutto per i colleghi con bassa ral e che hanno fatto gran parte della cassa precedente.
    Le differenze dovrebbero essere nei casi peggiori/migliori di qualche centinaio di euro. Tieni conto che almeno la metà delle persone coivolte nella cigo ha fatto tutto il periodo di cassa.
    Per i contributi inps, ti ricordo che durante la cigo si maturano dei contributi figurativi, non si perde proprio tutto.
    Inoltre, da parte tua ho ricevuto sopratutto mail polemiche (condita con qualche insulto), non certamente una proposta organica da valutare.
    Se dici che la crisi aziendale deve ricadere su tutti, a quale strumento normativo stai pensando?

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  5. E' possibile raggiungere un accordo “libero” fra azienda e lavoratori (seppur formalizzato con un accordo sindacale) che preveda una decurtazione dello stipendio del tipo (è soltanto un esempio):
    x% per la fascia di reddito che va da b a b+c
    y% per la fascia di reddito che va da d a d+e
    e così via ….
    per tutti i dipendenti?

    Allego un link relativo ad una vicenda di un’azienda in cui un accordo del genere è stato raggiunto,
    non è esplicitata comunque la tipologia di tale accordo.

    http://www.quilivorno.it/cronaca-b/153-livorno/10028-crisi-aamps-tutti-pronti-a-ridursi-lo-stipendio-anche-i-dirigenti-di-la-tua.html


    Qualora non fosse legalmente possibile raggiungere l'accordo “libero” di cui sopra, ritengo sarebbe il caso di pensare ad un contratto di solidarietà che non incida sul “delivery” presso il cliente.
    Quindi chi lavora presso cliente continuerebbe a lavorare 40 ore alla settimana pur in presenza di un accordo di solidarietà per x ore alla settimana.

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    1. Non si può con un accordo collettivo procedere in tal senso, anche in via temporanea.
      Come scritto in altri post, i contratti di solidarietà esistenti si basano si riduzioni di orario, vedi:

      http://www.inps.it/portale/default.aspx?lastMenu=6543&iMenu=1&iNodo=6543&p1=2

      Il caso che riporti è di una azienda sul punto di fallimento (quindi situazione ben diversa dalla nostra) dove si sta discutendo di tagliare il premio di produttività (che noi non abbiamo, i bonus personali sono un'altra cosa), non la retribuzione vera e propria (paga base e superminimo).
      vedi qui:

      http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/05/26/news/l-aamps-taglia-gli-stipendi-ai-dipendenti-1.5162930

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  6. Cito: "In generale la nuova formula è svantaggiosa per i colleghi che hanno una ral alta e non hanno fatto cassa nel ciclo precedente. E' vantaggiosa sopratutto per i colleghi con bassa ral e che hanno fatto gran parte della cassa precedente. "

    Potresti spiegarmi quali sono i tetti del ral Alto e ral basso secondo l'azienda?
    o meglio L'azienda che ral considera essere alto?

    Grazie

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    1. Grazie per aver pubblicato la mia domanda, ma la risposta? scusa ma non riesco a trovarla

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    2. Considerato che la formula votata dall'assemblea è un'altra pensavo che la risposta non fosse più richiesta. Se vuoi comunque approfondire l'argomento contattami pure direttamente.

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  7. Ma perché spreco tempo a scrivere su un blog censurato e gestito da chi non ha alcuna idea, non avanza alcuna proposta (o almeno non le rende pubbliche) e confonde la critica con l'insulto?

    Non credo che abbiamo bisogno di una rsu così.

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    1. grazie Andrea, per aver condiviso e dettagliato le tue proposte a tutti noi

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  8. Ciao a tutti:

    Una domanda: il contributo INPS rimane quello del vecchio accordo? (850 euro se non erro).

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    1. il contrbuto inps varia ogni anno, quello attuale è

      FINO A € 2.014,77
      indennità mensile lorda € 931,28

      OLTRE € 2.014,77
      indennità mensile lorda € 1.119,32

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  9. "Le differenze dovrebbero essere nei casi peggiori/migliori di qualche centinaio di euro."

    E cosa volete che siano mai "QUALCHE CENTINAIA DI EURO" in meno?
    Dopo che ti dimezzano lo stipendio, la tredicesima e ti esauriscono le ferie...che saranno mai "ALCUNE CENTINAIA DI EURO" in meno?

    In realtà col nuovo accordo abbiamo visto che per dare a pochi QUALCHE DECINA di euro, si tolgono ALCUNE CENTINAIA di euro a molti.

    Forse abbiamo bisogno di una rsu che ci difenda da questa rsu...

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    1. Caro anonimo, i tuoi conti non mi tornano, credo che abbiate usato ral troppo alte per fare i confronti. Mi dispiace che per problemi di lavoro non abbia potuto partecipare all'assemblea, magari ci saremmo potuti confrontare sulle cifre.
      La formula proposta fu elaborata nella cassa precedente sopratutto da noi dipendenti per agevolare i colleghi con redditi bassi (tipo le categorie protette, molto coinvolti nella cassa, o i colleghi appena assunti con poca esperienza), non credo che da allora gli stipendi siano cambiati più di tanto.
      L'accordo fu giudicato alla fine equilibrato, per questo l'ho riproposto, con in animo gli stessi obiettivi di allora.
      Prendo atto della decisione dell'assemblea, che evidentemente ha fatto considerazioni diverse dalla mie

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    2. Ma vi è giunto il documento excel preparato da Andrea e altri colleghi?
      Confronta le retribuzioni di chi va in cassa sulla base dei due accordi. Basta inserire il lordo mensile e si leggono le differenze. Occhio ai casi in cui la cassa viene interrotta prima dei 13 mesi!

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  10. "Se dici che la crisi aziendale deve ricadere su tutti, a quale strumento normativo stai pensando?"

    Si, anche per me la crisi aziendale deve ricadere su tutti i lavoratori dell'azienda, nessuno escluso e secondo ruolo e mansioni che in essa ricoprono.

    Ma "lo strumento normativo" per realizzare questo giusto proposito non lo conosco, magari lo chiedo all'rsu...

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    1. La rsu con l'aiuto dei sindacati può proporre gli strumenti che esistono (come l'integrazione salariale), non può inventarsene di nuovi. Va bene enunciare un principio di equità, ma poi va calato nella realtà delle norme

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    2. Leggo dal post su questo blog che "è emersa la necessità di trovare alternative allo strumento della CIGO per far fronte ai problemi congiunturali dell’azienda: UILM Milano e RSU si impegnano pertanto a individuare strumenti diversi che saranno valutati nei prossimi mesi da proporre".
      Firmato rsu + Bontempelli.

      Mi pare che fosse proprio quello che chiedevano all'RSU Andrea e altri: valutare e proporre alternative più eque.

      Non capisco l'ostinazione di chi scrive dietro la sigla DevoWorld a svilire e contrastare chiunque si faccia promotore di idee e suggerimenti concreti.

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    3. Ad onor del vero, mi pare che l'integrazione salariale non l'abbia proposta né definita quantitativamente l'Rsu, ma l'azienda: l'azienda ha deciso di integrare e ha deciso di "quanto" farlo (ovvero, la dimensione della "torta"); l'Rsu ha stabilito il criterio con cui distribuirla ai dipendenti (ovvero, le fette della torta). O sbaglio?

      Forse il nuovo post sancisce finalmente la fine dell'atteggiamento infastidito con cui Devoworld ha sempre e comunque accolto (e bocciato) ogni proposta.
      Forse un altro accordo (più equilibrato della cassa sempre e solo per i soliti noti) è possibile anche per l'Rsu.
      Evviva e...buon lavoro.

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    4. Cari Colleghi, se si potranno trovare altre soluzione è da verificare, bisogna vedere cosa offrono le nuove norme anticrisi, bisogna poi vedere se l'assemblea le gradisce. Per quel che riguarda le proposte, francamente oltre a quelle non percorribili per le norme (come l'autoriduzione dello stipendio) non mi sembra si sia andato oltre un condivisibile ma generico principio di equità. In questo periodo difficile hanno operato in azienda due rsu e due sindacali nazionali, se finora le cose sono andate come sono andate forse c'è un motivo.

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  11. Non mi sono chiare parecchie cose:
    1) le PROPORZIONI del problema e della crisi aziendale (che, da quanto leggo, è grave al punto da dover chiedere un altro giro di cigo, ma è leggera al punto di "stare tranquilli" della "solidità" dell'azienda)
    2) che cosa ha OTTENUTO, con la grande contrattazione declamata, l'RSU di diverso da quanto l'azienda ha offerto
    3) dove si vuole andare a PARARE con eventuali soluzioni alternative e di equità (che comunque non mi sembra devoworld sia intenzionato a cercare) dal momento che la cassa è già firmata e sottoscritta. Si sta parlando di alternative a un'eventuale ULTERIORE cassa nel 2013?
    4) quanta gente sarebbe coinvolta eventualmente nel TELELAVORO e quanta gente avrebbe piuttosto piacere nel vedere organizzati incontri tra azienda e RSU in cui si parla di FORMAZIONE, CERTIFICAZIONI, INVESTIMENTI SUL PERSONALE?

    DevoWorld, non basta CHIEDERE all'azienda. Bisogna RI-CHIEDERE, bisogna INSISTERE, bisogna PARLARE, bisogna CONVINCERE. Se rimaniamo fermi al primo punto abbiamo la certezza matematica che crisi o non crisi l'azienda non cambierà MAI nemmeno di un grado la rotta (la rotta è quella del benessere di manager e azionisti E BASTA)

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  12. La cigo viene concessa per problemi congiunturali, se l'azienda avesse delle serie difficoltrà economiche si utilizzerebbero ammortizzatori più drastici.
    Per il resto, la rsu ha firmato un accordo sulla cigo, non pretende di aver risolto i problemi dei lavoratori.

    Caro collega, considerato che il mandato triennale della rsu è in scadenza, invito te, tutti gli altri colleghi che non sono convinti dell'operato dell'attuale rsu, ma anche tutti colleghi che sono interessati comunque a impegnarsi in prima persona, a presentarvi in una lista, una qualsiasi, quando, entro gennaio, saranno effettuate le nuove elezioni.

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  13. La risposta è generica, non puntuale alle domande. Che invece sono precise.
    E per rispondere alla seconda parte, non è tanto il fatto di non essere convinto dell'operato dell'attuale rsu, io non me la prendo con le persone, ma ammetterete che nonostante mesi e mesi in cui anche su questo blog emergono domande, proposte, osservazioni, le vostre risposte sono generalmente evasive o indifferenti (non si sa, prima o poi faremo un incontro, più avanti si vedrà, dopo le ferie ci penseremo). Quello che non va è il fatto che considerate la R(rappresentanza)SU una A(autoreferenzialità)SU. L'ultima cosa che secondo me è indice di questo atteggiamento non corretto e poco rispettoso delle opinioni dei colleghi è convocare un'assemblea (richiesta a gran voce da tanti con urgenza) 3 giorni prima dell'inizio della cassa, senza alcuna possibilità di fare proposte alternative. Questa assemblea andava bene solo se se ne faceva una prima dell'incontro con l'azienda in assolombarda in cui venivano delineati gli orientamenti da avere.
    E non mi sta bene che se vi si fa notare delle mancanze la risposta sia "allora càndidati tu". Che senso ha? Adesso siete voi i rappresentanti, fino alla fine del mandato. Se abbiamo osservazioni o critiche le dobbiamo fare a voi. Il fatto che poi non le recepiate convinti comunque che state facendo il meglio che si possa fare è un'altra questione.

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  14. Caro collega, forse sarebbe anche il caso di avere un atteggiamento un po' più rispettoso nei confronti dei colleghi che si impegnano nella rsu.

    Francamente non mi sembra di aver scritto di aver raggiunto un fondamentale accordo, grazie alle nostre superiori capacità di contrattazione, sappiamo tutti che quello che si può fare in un accordo sulla cigo non può rappresentare una svolta epocale.
    In questo accordo come nel precedente abbiamo chiesto di inserire la possibilità di utilizzare fondimpresa. Spiace che per intoppi burocratici finora non siamo riusciti ad utilizzare questa possibilità, una delle poche di formazione che abbiamo e che è stata comunque suggerita da noi all'azienda.
    Per le formazioni, certificazioni e altro, forse non è chiaro che non è la rsu a decidere le politiche aziendali, noi possiamo indirizzare e cercare di cogliere delle opportunità come fondimpresa, ma è l'azienda alla fine che deve decidere quando e come investire.
    Il telelavoro è una possibilità in più, magari da utilizzare solo per un cero periodo (pensiamo alle colleghe dopo la maternità), ovviamente è difficile dire esattamente quante persone potranno usarlo, io personalmente conosco un po' di colleghi in sede e dal cliente che potrebbero farlo.
    E' naturale che non tutti potranno utilizzarlo, sempre se riusciamo ad arrivare finalmente ad un accordo.

    Sulla autorefenzialità, devo ricordarti che nel precedente giro abbiamo fatto un incontro prima di andare in assolombarda, questa volta non è avvenuto, anche perchè non eravamo riusciti a sentire l'azienda, per avere informazioni da riportare come era successo precedentemente.
    Poichè l'incontro in assolombarda è stato fissato tardi, necessariamente anche l'assemblea è arrivata a ridosso dell'inizio della cigo.

    La rappresentaza sindacale ha i suoi limiti e i suoi paletti, sopratutto per quello che possiamo chiedere e ottenere dall'azienda, se non si riesce a dare tutte le risposte o chiarire tutti i punti non è certo per cattiva volontà.



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